Helsinki: se la natura si sposa con il buon vivere e la creatività

IMG_20170810_105059Quell’aria frizzante e fresca che mi fa stare con un maglioncino a ferragosto, quel verde tenero e intenso dei giardini affollati di ragazzi, gli isolotti che si riflettono nel mare,  le case liberty, le biciclette, i colori delle fragole sui banchetti, le parole di un’inconprensibile lingua dolce che sembra elfico: eccoci a Helsinki, una cittá vivace e serena, dove si percepisce benessere e alta qualita’ della vita, dove ci sono servizi per tutte le necessità e un rapporto con la natura privilegiato. Insomma, proprio un bel posto per viverci e per trascorrerci sereni giorni da turista.

IMG_20170809_173019IMG_20170810_131741Dall’aeroporto treni a ciclo continuo portano velocemente per 5 euro al centro di Helsinki, e aggiungendo altri 7 euro per un biglietto del trasporto urbano 24 ore si possono prendere due linee circolari ( il tram 2 e 3) che fanno comodamente il giro di tutte le più inportanti attrazioni turistiche. Ma attenzione, mi spiegano, voi siete in due col passeggino, ma dovete pagare un solo biglietto, perchè l’accompagnatore del passeggino qui viaggia gratis. Whaw, siamo in un altro mondo! La stazione centrale è un capolavoro di architettura che ci accoglie con le sue imponenti figure si pietra che reggono sulla porta due grandi luci. Davanti alla stazione hanno montato una gru molto alta che tiene sospeso un tavolo e delle poltrone per una cena gourmet sospesi nel cielo e con le gambe penzolanti nel vuoto, per chi non soffre di mal di stomaco!

IMG_20170809_183505La piazza della stazione è in pieni centro, e da là è tutta vita. Ci dirigiamo subito verso il cuore pulsante di Helsinki, le Esplanadi, due strade parallele che in realtà sono una sola con il vasto viale verde interno tra di loro, dove si passeggia, ci si siede al tavolino del caffè, si assiste aitanti IMG_20170809_211126concerti e spettacoli gratuitamente offerti su un grande palco, o addirittura si fa picnic a fianco alle proprie bici, come tanti ragazzi finlandesi che approfittano di questi giorni di sole. Tutto intorno caffè e negozi di design, il famoso design finlandese, creativo e mai banale, spesso ecologico e spiritoso. C’è la fontana della ninfa – Havis Amanda,  sensuale e nuda  (troppo per il 1906, quando le donne finlandesi molto emancipate si scandalizzarono della rappresentazione della femminilità come offetto di desiderio fisico) circondata da leoni marini che sputano acqua.

IMG_20170810_111743Alla fine delle Esplanadi arrivo alla piazza del Mercato, un posto che mette un’allegria unica. Nella parte alimentare ci sono le bancarelle arancioni montate sulle tartarughe di pietra portaombrelloni, che vendono quasi esclusivamente fragole, lamponi, mirtilli, piselli, funghi giallarelli, un tripudio di colori e di gustose bontà.IMG_20170810_111947 I frutti non vengono venduti al kilo ma al litro: quante fragole riescono ad entrare nei barattolini da un litro, costano il relativo prezzo; e il prezzo varia a seconda della provenienza: le finlandesi sono le più care, poi ci sono le polacche, le spagnole, via via più economiche. Insomma, in questi giorni sono diventata un’esperta, visto che ho viaggiato sempre con la mia scorta da un litro di fragole, che hanno sopperito egregiamente ai prezzi mostruosi dei ristoranti. Poi ci sono diversi stand di cibo cucinato al momento, dal pesce ai dolcetti, tutto ottimo. Infine c’è tutta una parte dedicata ai souvenir, all’artigianato locale e ai manufatti tipici. Anche qui, escludendo troll, renne e orsi bianchi di peluche, ci sono cose molto interessanti, manufatti per la casa fatti di osso, legno, o di design come la splendida forchettona per girare gli spaghetti di acciaio che sembrano ramificate corna di alce. Ci sono gioielli originalissimi, decorazioni natalizie dipinte a mano, maglioni finlandesi di quelli che ti riparano dal freddo polare, e ahimè tante pelli di renna e candide pellicce di altri animaletti.

IMG_20170809_192218Al termine del mercato un edificio di legno adibito a saune e solarium con varie piscine di diversa grandezza e profondità ricavate dal mare per il relax di grandi e piccini, affollatissime, con tanto di prato dove si tengono lezioni di ginnastica per le donne che sgambettano sulle loro stuoiette colorate. In realtà l’acqua è piuttosto fredda, ma qui siamo in Finlandia, e pare che i bimbi siano proprio temprati. In effetti vanno tutti in giro a maniche corte, mentre io devo dire che sto bene con il mio giacchettino. Chissà di inverno con la neve che avvolge tutto e addirittura le alci che si affacciano talvolta fino in città, che freddo polare, se addirittura tante attività all’aperto sospendono per riprendere all’avvio della primavera!

IMG_20170809_185150Su tutto domina la ruota panoramica, decisamente caruccia,IMG_20170809_191435 ma molto gradevole perché si affaccia da un lato sulla città e dall’altro su tutto il panorama degli isolotti  dell’arcipelago di Helsinki (il lunapark Linnanmaki con le sue alte montagne russe invece si trova dalla parte opposta della città). A fianco alla ruota vale la pena provare l’esperienza di Helsisnki 4D, un volo virtuale (anzi un vaiggio con diversi virtuali mezzi di locomozione marini, terrestri e aerei) tra la cultura e natura della città, con tanto di venticello e spruzzi.

IMG_20170809_193732A fianco della ruota, su una collinetta sorge l’ inconfondibile cattedrale IMG_20170810_115750ortodossa, la Uspenski  Cathedral, tanto rossa fuori quanto dorata dentro, e a seguire il porto dove sono attraccate tante belle barche a vela, con i docks recuperati a localetti e ristoranti.  C’è perfino un vecchio rimorchiatore rosso riconvertito in ristorante. Forse per via del paesaggio romantico e suggestivo, in questi docks finiamo a cena due volte, IMG_20170809_200732la prima in un locale chiamato “Eggs” che cucina solo uova con tutte le ricette possibile, e ci sembra un’alternativa economica, ma alla fine rimaniamo un po’ delusi dall’aver cenato con un uovo, e il giorno dopo in un ristorante di tendenza che prepara cibi tipici e raffinati solo con prodotti biologici di fattoria della campagna di Helsinki: biologico ma non salutare per il borsellino. Una mongolfiera colorata vola nel cielo al tramonto, lei che può, perché un cartello avverte invece che tutto il centro è “no drone zone” !

Visitiamo anche la cattedrale protestante, alta in cima ad una scalinata, IMG_20170810_122613tutta bianca e molto scenografica ma dentro spoglia come tutte le chiese protestanti. Ma ci può essere essenzialità insieme ad una straordinaria bellezza e armonia, e ce lo dimostra “la chiesa nella roccia”, IMG_20170810_151925come è conosciuta la Temppeliaukio Church, una chiesa luterana moderna ma ormai diventata uno dei simboli di Helsinki, scavata  circolarmente nella roccia e costruita con la roccia, con un tetto di filo di rame intrecciato e una sapiente illuminazione dalle sole vetrate tra la roccia e il tetto; l’ambiente, in cui risuona sempre la musica, ha una straordinaria acustica e il fascino del raccoglimento, un gran senso di armonia tra natura e opera dell’uomo, che è un po’ il tema dominante di tutta questa città. Siamo anche così fortunati da poter ritornare qui nel tardo pomeriggio per un concerto gratuito di musica classica suonata da un’orchestra di prim’ordine. E se alla bimba scappa la pipì in mezzo al concerto? Niente paura, il bagno della chiesa è attrezzato anche con l’immacolato vasetto per bimbi, come gran parte dei bagni dei locali di Helsinki!

sibeliusUsciti dalla chiesa nella roccia, e con le note di Sibelius ancora nelle orecchie, continuiamo a rilassarci con la visita nel bel parco che dà sull’acqua del monumento al compositore che scrisse il poema sinfonico Finlandia, fatto di grande barre verticali di diverse altezze che simboleggiano un grande organo che vibra al vento, molto suggestivo.

IMG_20170811_154311Passando con il bus si possono ammirare molte opere dell’architettura finlandese contemporanea, a partire dagli impianti sportivi tra cui lo stadio olimpico con la sua torre altissima e stretta  aperta al pubblico che è una buona alternativa alla ruota panoramica, a fianco del quale sorge la statua dell’atleta finlandese Paavo Nurmi, diventato famoso in tutto il mondo per la quantità di vittorie olimpiche. C’è anche la moderna Finlandia Hall e l’Helsinki Music Centre, che ferve tutto il giorno di attività musicali e convegnistiche. Però credo che il genio finlandese si esprima più nel design che nell’architettura vera e propria e per questo una visita al Museo del design è veramente imperdibile, con  oltre 75.000 oggetti di culto esposti al desiderio di possesso degli appassionati.

Visto che nel museo i miei oggetti del desiderio sono stati i bei pezzi liberty, decò, art nouveau e giù di lì, ho voluto passeggiare anche per il quartiere EIRA,  un capolavoro dello jugend-style con palazzi molto  chic, dove risiedono anche molte ambasciate. C’è un punto  del molo, da queste parti, dove è tradizione che un particoalre giorno all’inizio della primavera i finlandesi vengano a lavare i loro tappeti, e li lascino stesi lì ad asciugare per giorni, fidandosi dei propri vicini, senza che nessuno subisca mai un furto. Del resto pare che anche le biciclette qui non vengano toccate, e anche grazie all’ottima rete di  1000 km di piste ciclabili cittadine sono un ottimo mezzo di spostamento a contatto con la natura; si trovano a noleggio molto economico in diversi punti della città.

IMG_20170811_144810Ancora una sosta per il mercato delle pulci, nel Hietalahti Market Square, che in effetti ha più pulci che tarli, nel senso che non è certo un mercato di antiquariato, ma un molto casareccio luogo dove gli abitanti di Helsinki mettono i propri banchetti per rinnovare i propri oggetti di casa e vestiti non più utili e poi magari comprano altro usato sui banchetti altrui. E’ però molto significativo di un rapporto molto naturale dei finlandesi con la vita e la dimensione dei rapporti sociali, dove nulla è sconveniente se utile e piacevole.

IMG_20170811_124213E’ il momento di vivere Helsinki dal lato acqua, con una minicorociera nell’arcipelago tutto verde su questo male così blu, ma non sono molto fortunata: evento più unico che raro, cala una nebbia così intensa da ricordare quelle cartoline nere tutte uguali con sritto “Roma di notte, Parigi di notte…”, e riesco solo ad intravedere la fortezza di Suomenlinnan, che si estende poderosa su più isole, e lo zoo che si trova su un altra isola ed ospita specie di tutta la fauna nordica, ma non si vede nessun animale e posso solo accontentarmi una volta tornata a terra (e naturalmente tornato subito il sole), del grande monumento all’alce che si trova di fronte al Museo di Storia Naturale, con tanto di giraffe di cartapesta affacciate alle finestre.

IMG_20170811_122940E’ ancora via mare il mio saluto ad Helsinki; un veloce traghetto in poco più di un un’ora mi porta in Estonia, a Tallin, La fresca brezza marina sul ponte, di cui mi beo a pieni polmoni, si fonde dentro di me a quel grande senso di libertà e di armonia con la natura che ho vissuto qui ad Helsinki.

2 thoughts on “Helsinki: se la natura si sposa con il buon vivere e la creatività

  1. La Finlandia mi ha sempre affascinata, non so perché. Mi piace il suono che ha il nome della sua capitale. Helsinki! Questo tuo post mi ha ricordato che devo pensare ad organizzare finalmente il tanto sognato viaggio in Finlandia!

  2. Che bello questo racconto. Amo il nord Europa (infatti per il nostro viaggio di nozze siamo stati in Danimarca e in Norvegia). Peccato per i prezzi folli!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *