10 luoghi da vedere prima di morire secondo le Travel Blogger Italiane

Ma quante meraviglie esistono al mondo? Tra quelle naturali, quelle create dall’uomo nell’antichità e quelle del mondo moderno, le meraviglie del nostro pianeta sono davvero tantissime, e una vita dedicata ai soli viaggi non basterebbe a scoprirle tutte.

Tante volte sono state stilate classifiche delle vecchie e nuove meraviglie, che sono ovviamente tutte soggettive come l’idea di bellezza. Ognuno ha un viaggio che gli è rimasto impresso nel cuore, un luogo che lo ha riempito di stupore ed entusiasmo.

Tuttavia  è interessante scoprire quali sono i luoghi che più sono rimasti impressi a chi di viaggi ne ha fatti tanti e li racconta quotidianamente, con sensibilità tutta femminile: ecco a voi 10 posti da vedere prima di morire secondo le amiche Travel blogger Italiane.

1. Bali

Bali è la meraviglia scelta da Bru, vera blogtrotter che ha fatto oggi dell’Asia la sua casa,  ed è autrice del blog “Indonesia con Bru”. Quindi questa è una selezione fatta da chi conosce molto bene ciò di cui parla, e ne parla con evidente amore; sentite cosa ci racconta.

Bali risaie

Se cercate un’isola tropicale circondata da una laguna cristallina e palme che oscillano al vento, dove oziare cullati dalla brezza marina, allora non dovete venire a Bali.

Bali è puro caos, un concentrato di estremo oriente e occidente, talmente amalgamati e intrecciati da riuscire a sorprendere anche il viaggiatore più esperto.

Bali non è il solito luogo di vacanza, va capita e osservata attentamente, non fermatevi alle apparenze e oltre lo sguardo usate il cuore, per ascoltarla nel profondo.

Una piccola isola nell’immensa Indonesia, ma in questa terra magica troverete davvero l’ombelico del mondo, con gente di tutte le razze, dove sentirete parlare tutte le lingue e osservare tutte le religioni.

Lasciate a casa tutto quello che conoscete, non fate caso ai troppi turisti frettolosi e apritevi a lei. Fermatevi per osservate i balinesi che depositano i canang sari di fronte ai piccoli tempietti e a ogni angolo delle strade, lasciatevi inebriare dal profumo degli incensi e dei fiori tropicali.

Bali tempio
Siate bianco e nero proprio come una stoffa poleng. Venite a Bali a cuore leggero ad apprendere quanto è importante avere un equilibrio nell’universo, per imparare a rispettare il bene e anche il male.

Om Swastiastu è il saluto che un vero balinese vi rivolgerà, equivale a namaste in India. Om è la scrittura syci per Sang Hyang Widhi, mentre la parola Swastiastu deriva dalle parole sanscrite: Su + Asti + Astu. Su significa buono, Asti significa che c’è, e Si + Asti = Swasti. La parola Astu come osservazione conclusiva di Swastiastu significa speranza. Quindi il significato
di om swastiastu è “si spera che ci sia una buona condizione per grazia di Hyang Widh” un augurio che porta solo cose buone e mente aperta.

Bali è un luogo, che ogni viaggiatore deve vedere almeno una volta nella vita, perché ogni cosa che troverete in questa isola non la vedrete mai più da nessun’altra parte del mondo.

2. Le Cascate del Niagara

Ed ecco la meraviglia da vedere nella vita scelta da Michela, autrice del blog “Everywhere on the road” che in viaggio ha una parola d’ordine: curiosità! Michela ci porta ad ammirare il trionfo della natura più potente, le Cascate del Niagara.

Cascate del Niagara

Al confine tra Canada e Stati Uniti d’America c’è un luogo in cui la natura e l’estrema forza dell’acqua sono protagoniste: le Cascate del Niagara.

Chiamate originariamente “Onguiaahra” dai Pellerossa che abitano la zona, le “acque tonanti” sono in realtà composte da due cascate diverse: quelle americane e quelle canadesi. Le due entità sono unite tra di loro da un ponte percorribile interamente a piedi, il Rainbow Bridge.

Se volete un consiglio spassionato, visitate il lato canadese e le sue Horseshoe Falls! Qui si che potrete ammirare la vera potenza dell’acqua in tutta la sua forza. Cercate di dedicare almeno 2 o 3 giorni alla visita così da poter ammirarle sia di giorno che di notte.

Molte le attività proposte in loco, e una che sicuramente non potete perdere, è la Niagara City Cruise. Salite a bordo della nave e godetevi lo spettacolo dell’acqua quasi sopra alla vostra testa oppure prendete parte ai voli organizzati a bordo degli elicotteri che sorvolano le cascate.

Se invece volete capire come funziona una turbina elettrica, approfittate dei tour organizzati sotto le cascate che vi permettono di percorrere a piedi dei tunnel di almeno 2200 piedi di lunghezza interamente scavati nella roccia in maniera rudimentale, con pale, picconi, badili, lanterne e dinamite. La turbina elettrica più imponente del paese vi aspetta!

Cascate del Niagara 2

Non solo acqua ma anche tanta natura! Il giardino botanico e il suo Butterfly Conservatory raccoglie rare specie di piante oltre alle 2000 specie di farfalle e Duffering Islands con le sue piccole isole naturali collegate da ponti e passaggi pedonali raccontano uno spazio naturale interamente creato dall’uomo.

Insomma se siete amanti della natura e degli spettacoli che può creare visitate almeno una volta questo magnifico posto!

3. Il profondo Nord tra aurore boreali e dogsledding

Restiamo ancora incantati dalla natura estrema, contemplando e partecipando alla magia insieme a Paola, blogger di “Try e Trip”. Paola ci porta nel profondo Nord del nostro pianeta, e ci suggerisce due straordinarie avventure che sicuramente rimangono nel cuore.

Viaggiare al nord d’inverno è un’esperienza di assoluta meraviglia.
Siamo d’accordo che faccia freddo, ci sia tanta neve e non ci sia troppa luce ma, anche se questi sono aspetti che meritano di essere vissuti alla stregua dei locali, quello che più catturerà la vostra anima per restare impresso a lungo nella vostra memoria, saranno alcune esperienze tipiche del Nord fattibili solo in questa stagione. Stiamo parlando della caccia all’Aurora e del Dog sledding.

profondo Nord aurora boreale

L’aurora polare è ovunque nei cieli del Nord: sveglia il cielo buio dell’inverno coi suoi veli colorati di verde e di rosa. Per vederla in linea di principio basterebbe noleggiare una macchina e allontanarsi dai centri cittadini, per evitare l’inquinamento luminoso.

Farsi accompagnare da un esperto però farà la differenza per apprezzare un’esperienza che non si può raccontare, bisogna viverla, magari sdraiati al buio, sulla neve, lungo la riva di un fiordo.

Il fenomeno delle aurore polari ci consegna leggende e miti concepiti da popoli antichi nel tentativo di dare un senso a quel mix di fisica e chimica che in realtà è. In prossimità dei poli, infatti, la geometria del campo magnetico terrestre rende più intenso il fenomeno di rilascio di energia da parte delle molecole della nostra atmosfera: l’ossigeno rilascia luce verde, l’azoto rosa.

Di tour guidati in partenza dai centri abitati del Nord, ce ne sono veramente tanti, essenzialmente divisi in due tipologie: tour con tappa fissa e tour dinamici. I primi partono verso una destinazione prefissata, dove c’è un campo base attrezzato; normalmente questi tour prevedono la partecipazione di gruppi piuttosto numerosi, appostati al campo base nella speranza che la sera regali un cielo terso per poter vedere l’aurora.

Per vivere esperienze più intime, scegliete tour con meno partecipanti, che si spostano con mezzi più piccoli, senza una destinazione prefissata. Andrete proprio a caccia dell’aurora cercando con meteo radar un pezzetto di cielo libero da nubi.

Alle esperienze notturne fanno eco le esperienze fattibili alla luce del giorno, che è poco più che crepuscolare nel pieno dell’inverno, un po’ più decisa verso la primavera.

dog sledding

Immersi in paesaggi ammantati di bianco, che regalano un profondo senso di quiete, correre sulle slitte trainate dai cani è una scarica di adrenalina purissima. Sembra facile ma bisogna prenderci la mano perché curvare è tutto una questione di bilanciamento del peso.

Le mute dei cani da slitta sono generalmente composte da husky, disposti in ordine secondo ruoli ben precisi. In testa ci sono i leader che battono la pista, seguiti dagli swing-dog che aiutano a girare la slitta, seguiti dai wheel dogs, che sono il motore.

L’amore che i proprietari hanno per i cani, la cura con cui li accudiscono, tangibile nella pulizia del campo e negli stalli, dovrebbe essere la linea guida per scegliere un’esperienza di dog sledding sostenibile e nel pieno rispetto di queste creature piene di energia.

Amerete tutto del Nord.

4. New York

Erika di “Vitamin Trip” ci porta di nuovo in America, per ammirare l’altra faccia degli States: non solo la superba natura come le Niagara Falls, ma anche le città più famose della modernità, prima tra tutte New York, e se volete approfondire leggete l’articolo di Erika sulla grande Mela.  Ecco cosa ci racconta Erika.

Nella lista dei luoghi da vedere prima di morire non può che essere inserita New York: la grande mela, il sogno americano, la città dove tutto è possibile.
New York colpisce per la sua modernità, la frenesia delle sue strade e il lusso sfrenato delle boutique della 5th Avenue.

New York skyline

A New York sembra di vivere in un film, con il fumo che esce dai tombini e i meravigliosi scorci di Central Park. Questa è una città che ha moltissimo da offrire anche a livello culturale, con i suoi musei: il MoMa, il Metropolitan, il Guggenheim, il Museo di Storia Naturale.

Le attività da fare qui sono tante e variegate: si può passeggiare per le vie del Bronx e scoprirne la storia attraverso i suoi murales, immergersi nel verde cittadino di Highline, rilassarsi al Brooklyn Bridge Park ammirando l’iconico skyline di New York.

Per gli amanti delle altezze sono immancabili poi le visite all’Empire State Building, al Top of the Rock e al The Edge, dove si può guardare il panorama sottostante attraverso un fantastico pavimento trasparente!

Almeno una volta nella vita si deve vedere la Statua della Libertà, mangiare una “pepperoni pizza” e farsi trasportare dalla vita di Times Square sorseggiando un caffè di Starbucks. China Town, Little Italy, Hell’s Kitchen, Brooklyn…ogni quartiere di New York nasconde un mondo e in ogni angolo della città si può scorgere qualcosa che si è visto in TV o al cinema.

statua della liberta New York

Della grande mela non si può non visitare Ground Zero e il museo commemorativo di uno degli eventi più sconvolgenti e drammatici della storia contemporanea. Questo posto è un pugno nello stomaco: fa male, toglie il fiato e le parole.

New York non è una città, è un agglomerato di culture, sapori, odori e storie di tutto il mondo, un mix impressionante che lascia un ricordo indelebile in chiunque la visiti. New York resta nel cuore come pochi altri posti nel mondo riescono a fare, e non basterebbe una vita per vederla tutta!

5. Hoi An

Dopo la modernità di New York, via di nuovo dall’altra parte del mondo, nella meravigliosa Asia delle tradizioni millenarie. La scelta di Federica, autrice del blog di viaggi coi bambini “Viaggiatori si cresce”, è Hoi An, la città delle lanterne in Vietnam, un luogo che che devo dire ho adorato anche io per la sua unicità fuori dal tempo,e che merita di essere scoperta a fondo nell’articolo dedicato su Viaggiatorisicresce.

Se c’è una parola per definire Hoi An, la città delle lanterne in Vietnam, sicuramente quella parola è magia! Immaginate una città dove in ogni angolo di strada ci sono migliaia di lanterne, di ogni colore, che conferiscono un’atmosfera affascinante al calare del sole. Connubio tra tradizioni passate e sguardo al presente, Hoi An è sicuramente una delle tappe da non perdere durante un viaggio in Vietnam e uno dei luoghi da vedere almeno una volta nella vita. 

Come arrivare ad Hoi An? Il modo migliore per farlo è volare su Danang e da lì prendere un Grab che vi porta nella città delle lanterne in soli 40 minuti. 

Cosa vedere ad Hoi An? Hoi An è famosa per la tradizione delle sue lanterne, che si trovano letteralmente in ogni angolo della città. La visita di Hoi An inizia dalla città vecchia, il suo cuore pulsante e patrimonio Unesco dal 1999.Hoi An, Vietnam

Camminare per le vie della città vecchia di Hoi An è bellissimo, si possono osservare antichi edifici di influenza cinese, giapponese ed europea, e i tratti di una tipica città mercantile del sud est asiatico. Ovunque vi giriate vi sono costruzioni in legno e case in stile coloniale, ma anche templi in cui ritrovare un angolo di pace dall’affluenza turistica della città. Farete letteralmente un salto nel passato. 

E poi la magia vera arriva all’imbrunire, quando migliaia di lanterne vengono accese tra i vicoli della città e sul fiume. Nella città vecchia vi consiglio di visitare il ponte giapponese, testimonianza del periodo Edo (giapponese) in Vietnam. Da qui poi potete ammirare diverse costruzioni storiche, ancora oggi abitate e in parte trasformate in botteghe artigianali.

Tra queste vale la pena visitare la casa Phung Hung, tra le più pregiate di Hoi An, e l’antica casa Quan Thang, particolare per essere rimasta integra dopo diverse inondazioni della città. Le vie del centro storico di Hoi An sono piene di bellissimi templi, tra questi non perdete il tempio Fukien, dedicato al culto degli antenati. 

Un’esperienza imperdibile ad Hoi An è sicuramente visitare il suo mercato centrale, che ha luogo per le strade della città, dove si può osservare il tipico spaccato di vita vietnamita, con i prodotti, gli odori e i colori, e il ritmo di vita locale.

Hoi An è anche famosa per le sue botteghe sartoriali, se volete qui potete farvi fare i vostri abiti su misura in poche ore. 

lanterne ad Hoy An, Vietnam

Inoltre, dato che siamo nella città delle lanterne, non potete farvi mancare un laboratorio di lanterne, dove è possibile costruire la propria lanterna come ricordo di viaggio. 

Un’esperienza imperdibile se visitate Hoi An con bambini! 

Infine, Hoi An è anche un buon punto di partenza per visitare altri punti di interesse nei dintorni, come ad esempio i santuari buddisti delle Marble Mountains, le spiagge, i villaggi tra le risaie e il più grande sito archeologico del Vietnam, il santuario di My Son. 

6.Angkor

Raffaella, autrice di “Raf around the world”  ha scelto per noi i templi di Angkor, in Cambogia. Ci sono stata anche io e (nonosante i 48 gradi che hanno rischiato di farmi collassare) concordo in pieno con la sua scelta di questo luogo sensazionale. Vi consiglio di approfondire leggendo l’articolo che Raffaella ha scritto sul suo blog.

I templi di Angkor in Cambogia rappresentano nell’immaginario di ogni viaggiatore una di quelle destinazioni mitiche per cui “almeno una volta nella vita ci devo andare”.

A poca distanza da Siam Reap, questi templi ed edifici religiosi, costruiti tra l’800 e il 1500, sono la massima espressione dell’Impero Khmer. Sopravvissuti miracolosamente alla travagliata storia del popolo cambogiano, si sono integrati nell’ambiente naturale fino a fondersi in un tutt’uno con la giungla che ne ha alterato le forme e impreziosito l’aspetto.

Il Parco Archeologico di Angkor si estende su una superficie molto vasta di 400 chilometri quadrati. ma i templi più importanti (circa una cinquantina) si concentrano in un’area di una quindicina di chilometri quadrati.

Il miglior modo per visitare queste meraviglie architettoniche è quello di comprare il biglietto da 3 giorni e di noleggiare un’auto con autista o un tuk tuk facendosi condurre tra i diversi templi. Il mio consiglio poi è quello di affidarsi all’esperienza del proprio autista per scoprire i posti migliori dove vedere l’alba e il tramonto. Tra i i templi di Angkor quelli per i quali mi sento di consigliare assolutamente una visita sono:

Angkor Wat, il tempio più grande e famoso di Angkor, nochè il più frequentato.

È un capolavoro dell’architettura khmer. Con le sue torri massicce e le decorazioni scolpite, è il tempio meglio conservato tanto da essere diventato un’icona nazionale della Cambogia.

sculture Khmer ad Angkor
Bayon, è situato nel complesso di Angkor Thom. Questo tempio è noto per le sue numerose torri di pietra che ritraggono dei volti sorridenti.

Ta Prohm, è diventato famoso per il modo in cui è stato inghiottito dalla giungla. Le radici degli alberi intrecciate e i muri di pietra in rovina creano un’atmosfera magica e suggestiva.

Qui sono state girate alcune scene del celebre film di “Tomb Raider”.

Beng Mealea, anche se non si trova nel complesso principale di Angkor, è un tempio spettacolare da visitare. Il fatto di essere in gran parte in rovina e coperto dalla vegetazione dona all’intero complesso una sorta di alone di mistero che affascina il visitatore.

Questi sono solo alcuni dei templi di Angkor da visitare. Ho deciso di nominarli per trasmettere il  messaggio che ogni tempio ha la sua storia e le sue caratteristiche uniche, quindi esplorare il complesso di Angkor offre un’esperienza incredibile per gli amanti della storia e dell’archeologia.

7. Petra

Arianna è la blogger di “Tropical spirit blog”, ma questa volta non ci indica un sito tropicale, ma la misteriosa Petra, la perla della Giordania,di cui potete leggere anche nel suo articolo.

Tra i luoghi da visitare almeno una volta nella vita un posto d’onore ha sicuramente Petra, una delle sette meraviglie del mondo! Petra è un sito archeologico davvero affascinante, l’antica capitale dei Nabatei, costruita intorno al 55 A.C., è la principale attrazione della Giordania.

Ancor oggi arrivare in questo luogo ha un fascino particolare, la si raggiunge infatti solo a piedi o a cavallo attraversando una stretta gola chiamata Siq, lunga più di un chilometro. Strette pareti di roccia rosata ci guidano alla scoperta del gioiello del sito: Il Tesoro.

Petra la porta del tesoro

Davanti agli occhi ecco pian piano apparire la classica immagine che spesso abbiamo visto su riviste o sui social che ricorda un antico tempio ellenistico, vista dal vero è un’emozione incredibile.

Le dimensioni della facciata sono importanti più di 25 metri di larghezza e circa 40 metri di altezza, il colore è un caldo rosa che si infiamma con la luce del sole. I momenti migliori per visitarlo sono nella prima mattinata tra le 9 e le 11 del mattino o verso il tramonto quando la luce del sole fa risplendere il colore della pietra.

Il Tesoro era una tomba di un importante re dei Nabatei ed è decisamente ben conservata così incastonata nella roccia.

Ma oltre a questo gioiello sono tanti altri i punti da visitare, il sito è infatti davvero esteso e una giornata occorre tutta per la visita. Tra gli altri punti più belli si distinguono le Tombe Reali, il Teatro e soprattutto il Monastero, difficile da raggiungere in quanto lontano, si devono infatti
percorrere diversi chilometri e salire ben 800 scalini sconnessi ma quando si arriva si ammira una  facciata davvero magnificente.

Petra
L’ingresso al sito archeologico non è economico costa circa 50 JD e il sito è aperto tutti i giorni dalle 6 del mattino alle 19.00.

Petra può anche essere vista di notte assistendo allo spettacolo di Petra bynight quando questa meraviglia viene illuminata da migliaia di candele. Lo spettacolo si tiene solo il lunedì, mercoledì e venerdì.
Una giornata a Petra è davvero un’esperienza unica che a lungo verrà conservata nel cuore.

8. Grand Ganyon

Veronica, blogger di “Oggi dove andiamo” , ci riporta tra le meraviglie naturali per eccellenza e di nuovo in America, e ci suggerisce il Grand Canyon. Se volete saperne di più leggete il suo articolo completo il cui link trovate più sotto.

Situato nello stato dell’Arizona, negli Stati Uniti, il Grand Canyon è un vero e proprio capolavoro geologico che affascina visitatori provenienti da ogni angolo del pianeta. Con i suoi oltre 446 chilometri di estensione e una profondità che raggiunge i 1.800 metri, questo straordinario luogo rappresenta una delle meraviglie naturali più imponenti sulla Terra.

Esplorare il Grand Canyon significa immergersi in un’avventura senza pari. Una delle esperienze che consiglio vivamente di non perdere è ammirare la maestosità del canyon dalla South Rim, dove si trovano numerosi punti panoramici che regalano viste spettacolari sulle imponenti gole e sulle sfumature cromatiche delle rocce. 

grand canyon dal blog oggi dove andiamo

Se sei in cerca di emozioni più intense, avventurati lungo i sentieri che si addentrano nel canyon. Troverai percorsi di trekking adatti a ogni livello di abilità e interesse, che offrono l’opportunità di scoprire angoli nascosti e panorami davvero unici.

Prima di partire, assicurati di essere equipaggiato adeguatamente, con abbigliamento e scarpe adatti, nonché di portare con te acqua e cibo per un’escursione in totale sicurezza. Consiglio inoltre di studiare bene il percorso se soffri di vertigini! Alcuni tratti di sentiero corrono a strapiombo lungo le ripide pareti del canyon.

grand canyon dal blog oggi dove andiamo

Ma il Grand Canyon non è solo un luogo di straordinaria bellezza naturale. È anche un’opportunità per immergersi nella storia e nella cultura degli antichi popoli nativi americani. Lungo il canyon, si trovano infatti numerosi siti archeologici che raccontano storie antiche e permettono di scoprire il passato di queste terre.

Scopri come organizzare il tuo viaggio al Grand Canyon. Ti consiglio di pianificare almeno due o tre giorni per esplorare adeguatamente il parco nazionale. Questo ti darà il tempo di goderti le meravigliose vedute e di fare escursioni sui sentieri più popolari.

Per quanto riguarda il soggiorno, ci sono diverse opzioni disponibili. Se desideri alloggiare all’interno del parco, puoi optare per uno dei lodge che si trovano lungo la South Rim. Tuttavia, tieni presente che questi alloggi possono essere prenotati con largo anticipo, quindi è consigliabile organizzare il tuo soggiorno in anticipo. Altrimenti, puoi trovare hotel e motel nelle vicinanze del parco, che offrono una varietà di servizi e opzioni di alloggio per tutti i budget.

Attualmente il costo dell’ingresso al Grand Canyon è di $35 per veicolo privato, valido per sette giorni consecutivi. È possibile acquistare i biglietti di ingresso online o direttamente presso i varchi di accesso al parco.

9. L’ Isola di Pasqua

Ed eccoci arrivati al mio posto da vedere una volta nella vita. Sono stata indecisa sulla meta da scegliere, i luoghi della profonda e millenaria civiltà dell’Asia, la cultura mediorientale da riscoprire, la madre Africa con le sue lussureggianti foreste e savane, le meraviglie della nostra cara Europa.

Ho scelto di parlarvi alla fine del posto più remoto e misterioao che conosca, l’ Isola di Pasqua, o Rapa Nui, un puntino sperduto nell’oceano e protetto dai misteriosi colossi di pietra che scrutano per sempre l’orizzonte, i Moai,

E’ un viaggio davvero “una volta nella vita”, e quindi perfetto per questa lista. Programmate quest’avventura molto tempo primo, prechè i turisti sono ammessi a numero chiuso e per un numero di giorni limitato, come è giusto che sia per non trasformare tutto in uno shopping del mistero.

Gli abitanti di Rapa Nui hanno un’identità molto forte, non si sentono cileni ma caso mai vicini ai polinesiani, e hanno preservato la loro cultura nel tempo, generazione dopo generazione.

L’Isola di Pasque è una piccola isola vulcanica emersa dall’oceano, e quindi principalmente non ha grandi spiagge ma scogliere spesso a picco sull’oceano; attraversato il reef ci si trova subito a profondità vertiginose. Fu colonizzata negli anni 900-1000 e a quell’epoca era un vero paradiso, tra foreste di palme, riserve di acqua dolce, un mare pescoso e un clima mite.

Non si sa perchè gli abitanti di Rapa Nui abbiano eretto i misteriosi colossi di pietra, forse per sentirsi protetti nella solitudine dell’oceano immenso dagli spiriti dei loro antenati, preservandone il nome nei secoli.

rapa nui

Per oltre 5 secoli quasi 1000 Moai hanno condiviso la prospera vita dell’isola, guardiani benigni di un’alleanza tra gli spiriti e gli uomini. Provengono da Rano Raraku, un’unica cava di pietra, ma sono disseminati per tutta l’isola, alcuni sono ancora in via di recupero perchè nei secoli crollati e confusi con la roccia.

Secondo alcuni i moai sono stati trasportati su rulli fatti con tronchi di palma, secondo altri sono stati trascinati da due squadre di uomini con corde a destra e a sinistra che li facevano “camminare” come tramanda la leggenda locale.

I moai non sono tutti uguali, ognuno ha la sua personalità. Alcuni di loro mi hanno commosso e incantato.

Tukuturi è secondo me il più poetico, siede accovacciato sulle sue ginocchia, le braccia sui fianchi, la testa arrotondata con una piccola barbetta e rivolta all’ insù con lo sguardo intenso che scruta il cielo.

Ad Ahu Togariki 15 moai allineati con lo sfondo dell’oceano sono forse i più scenografici di tutta l’isola, ma se la battono con quelli della spiaggia di Anakena.

E poi, visto che siamo travel blogger, come non amare il Moai Viaggiatore, che è stato ambasciatore per molti anni della cultura di Rapa Nui in tanti paesi del mondo prima di tornare a casa per un meritato riposo?

Ma l’ Isola di Pasqua riserva tante altre sorprese e misteri da scoprire.  Volete sapere perchè ad un certo punto vi fu un ecodisastro e scomparve tutta la vegetazione dell’isola? Perchè finirono i moai e perchè molti furono rovesciati a terra? Volete scoprire chi sono i misteriori “uomini uccello” scelti attraverso sogni e profezie? Volete visitare il villaggio cerimoniale di Orongo o il vulcano Ranu Kau? Non vi resta che andare a visitare Rapa Nui, oppure accontentarvi di leggerne intanto qui.

10. Roma

E per finire ho chiesto ad una generazione Alfa, mia figlia Giulietta, instagrammer in erba che ha girato con me il mondo, quale fosse il posto più bello da vedere una volta nella vita. Mi ha quardata come se le chiedessi una cosa ovvia e mi ha detto senza dubbi: Roma!

Roma vista da Aventino

Lasciate allora che concluda con un po’ di campanilismo per la caput mundi. Non ve ne parlo nemmeno perchè non avrebbe senso in così poche righe raccontarvi di questa meraviglia dove si  è formata la cultura d’Europa, una città che ha attraversato i secoli riempiendosi sempre di nuove bellezze. Roma si deve solo scoprire, e per questo non basta davvero una vita.

 

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