Castel Gandolfo, il paese dei castelli romani dove si sta da papa

Se siete turisti abituali di Roma e volete assaporare qualcosa di diverso, prendete la via Appia e dirigetevi “fuori porta” verso i Colli Albani, mettendo in conto preventivamente un po’di traffico, sacrificio ampiamente ricompensato dalla piacevolezza della meta. Non per niente per i romani la classica gitarella della domenica era ed è ai c.d. Castelli, una serie di ridenti paesi tra i colli vulcanici subito fuori dalla capitale,   che vantano un nobile passato feudale e un presente caratterizzato da una florida economia agricola, pastorale ed enogastronomica.

IMG_20171014_161900Oggi vi voglio parlare di Castel Gandolfo, il paese dei Castelli noto come residenza estiva dei papi, ma anche come uno dei borghi più belli d’Italia. QIMG_20171014_162119uella dei Gandolfi era una ricca famiglia genovese che costruì qui il suo castello nel XII secolo, poi acquisito dallo Stato Pontificio, che sulle sue basi ha costruito il Palazzo Papale, diventato dimora apostolica dove tanti papi hanno trascorso la loro villeggiatura, affacciandosi a quel balcone così basso da creare quasi un’intimità con gli abitanti del paese e con i tanti turisti che venivano appositamente per poter  ricevere la benedizione papale.IMG_20171014_170542 Poi Papa Francesco, nello spirito di povertà e sobrietà che caratterizza il suo pontificato, ha rinunciato alle vacanze nel palazzo e ha deciso che venisse aperto al pubblico, insieme ai suoi splendidi giardini. Inizialmente gli abitanti del luogo sono rimasti molto delusi e hanno temuto che il paese venisse abbandonato, ma presto il turismo si è ancora di più incrementato tutto l’anno perchè il palazzo papale ora è un interessantissimo museo della storia dei papi.

IMG_20171014_161235Castel Gandolfo sorge in cima ad un verde colle e domina il lago di Albano, uno specchio  circolare di acqua cristallina che occupa il cono di un antico vulcano e che evoca il  nome di Albalonga, culla della civiltà latina. Ancora funzionano le opere idrauliche realizzate dai romani per evitare l’esondazione del lago e utilizzare le acque per irrigare i terreni circostanti.  Tanti bellissimi scorci sul lago si possono vedere dalle strade di Castel Gandolfo e per chi vuole scendere fino alle rive del lago, c’è un bel sentiero di 11 km percorribile anche in bici, e si possono ammirare le Ville Pontificie, un insieme di aziende agricole che riforniscono il Vaticano di cibi genuini.

Tra le varie ville che in realtà sono fattorie spiccano due ville nobiliari, Villa Cybo, e Villa Barberini,quest’ultima su parte delle rovine di Villa Albana dell’imperatore Tito Flavio Domiziano, resti che si estendono addirittura sino ad Albano.

IMG_20171014_142216Nel paese in alto sarete subito attratti dalla via principale, tutta tavolini di osterie, che porta sino alla piazza  della Libertà dove sorgono la Chiesa di S.Tommaso di Villanova e il  Palazzo dei Papi.

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IMG_20171014_162306Sia la fontana in mezzo alla piazza sia la chiesa sono del Bernini, però obiettivamente non sono questo gran capolavoro, rispetto a tutte le ricche fontane e chiese barocche a cui siamo abituati a Roma. Da ammirare però il dinamismo e la verticalizzazione  IMG_20171014_162051che il Bernini ha saputo dare alla struttura a croce greca della chiesa attraverso alcuni espedienti architettonici.

Invece il Palazzo dei Papi è scenografico, finemente decorato, ricco di storia  e interessantissimo. Menzione d’onore: i guardiani salutano uno per uno i visitatori con grande gentilezza, ormai è cosa rara a cui non siamo più abituati. IMG_20171014_163454Appena entrati, nel  cortile c’è un’esposizione delle auto blu che hanno portato i papi nel tempo, e anche due bianche papa-mobile. IMG_20171014_165841Nelle sale del palazzo un’audioguida ripercorre attraverso i ritratti di tutti i papi dal rinascimento in poi la storia dello Stato della Chiesa che è anche la storia d’Italia, la storia dell’evolversi della cultura, del costume, sensibilità morale. Ci sono i costumi storici delle guardie pontificie, le stanze private del papa,  con il suo scrittoio ed i suoi oggetti, con il suo letto dove durante la II guerra mondiale il pontefice fece partorire diverse donne sfollate che ospitava nei giardini del palazzo (ben 1600 sfollati trovarono salvezza nelle pertinenze del palazzo)  la piccola biblioteca e la cappella dove per la prima volta Papa Francesco e Papa Benedetto hanno pregato insieme, e saloni magnificenti come la galleria Alessandro VII o il salone degli Svizzeri. IMG_20171014_171220Mentre percorrete queste stanze gettate un occhio fuori dalle finestre, ad ammirare lo spettacolo della natura splendida tutto intorno.

Sul tetto del Palazzo è la cupola della famosa  Specola Vaticana, l’osservatorio astronomico e centro di ricerca astrofisica del vaticano, gestito dai Gesuiti.

IMG_20171014_142724Ma veniamo dalle stelle a cose più materiali: un pranzetto nelle volutamente rustiche ma ottime osterie di Castel Gandolfo è un’esperienza interessante quasi quanto  la visita del palazzo papale. La cucina di Castel Gandolfo  si distingue in due sottospecie: cucina di lago, a base di pesce (anche rielaborato in maniela originale come la riciola con pesche al vino) e cucina di terra che non è la cucina romana tradizionale  povera e pesante, nè quella delle “frascehtte” di Ariccia dove dominano porchetta e affettati, ma una cucina casereccia ma molto varia, con uso di prodotti locali, IMG_20171014_160114dalla pasta fatta in casa all’amatriciana con aggiunta di cicoria, al sugo di cinghiale (animale  che scorrazza libero in gran numero da queste parti) alla coda alla vaccinara, alla panzanella, ai funghi porcini IMG_20171014_160123raccolti nei boschi limitrofi , alle famose ciambelline al vino e alle pesche al vino, il tutto annaffiato con onesto, leggero e fresco vino dei Castelli offerto in generose caraffe, che induce alla “pennichella”.

Buon appetito e buona domenica!

 

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