Montefiascone è un paese medievale nella uscia viterbese, che sorge a 600 m. di altitudine, in posizione panoramica sul lago di Bolsena, del quale offre le migliori vedute, tra verdi campi ondulati ricchi di vigneti.
Montefiascone, fondato dagli antichi Falisci a cui deve il nome (Mons Falisciorum), è in una posizione strategica che ne ha fatto via di passaggio di pellegrini, mercanti ed eserciti. Qui sostarono e soggiornarono numerosi papi e imperatori.
Da qui passa la Via Francigena, di cui Montefiascone segna il km 100 da Roma, dunque una tappa simbolicamente importante per chi a piedi o a cavallo si recava in pellegrinaggio nella città eterna per pregare sulla tomba di Pietro.
Ma Montefiascone è nota soprattutto per un episodio leggendario legato al suo vino, l’ “est est est”, bianco equilibrato e fresco, che si beve in effetti con molto piacere.
DEFUK E L’EST EST EST
Correva l’anno 1111, Enrico V di Germania stava recandosi a Roma con il suo esercito ed il seguito dei suoi fedeli per ricevere l’investitura imperiale; tra di essi vi era il vescovo Johannes Defuk, singolare personaggio dedito alla passione del vino, tanto da mandare in avanscoperta il suo coppiere per segnare ogni luogo ove avesse trovato del vino buono con la convenzionale parola “Est!”, ovvero ce n’è di buono, oppure “Est! Est!”, ce n’è di molto buono.
Giunto però a Montefiascone ed assaporato il biamco locale, ne restò talmente colpito positivamente da scrivere “Est! Est! Est!” Defuk condivise questo apprezzamento restando tre giorni a deliziarsi con il vino di Montefiascone, e di ritorno da Roma si fermò nel paese sino alla sua morte, avvenuta proprio per le conseguenze del troppo bere.
Defuk lasciò un legato al paese a patto che in perpetuo, nell’anniversario della sua morte, la sua tomba venisse annaffiata da una botte dell’ottimo vino.
LA BASILICA DI SAN FLAVIANO
Quella di Defuk non è solo leggenda, dal momento che riposa nella cattedrale di San Flaviano, a destra accanto all’entrata, dove vi è una cassetta con le sue ossa e la lastra tombale che reca la singolare scritta «Est est est propter nimium est hic Johannes De Fuk dominus meus mortuus est» (per il troppo est est est qui è morto il mio signore Johannes Defuk).
Al di là di questa curiosità la basilica di San Flaviano è semplice e bellissima. Questa chiesa medievale si trova un po’ ai margini della città, in posizione tranquilla nei pressi della via francigena. E’ una costruzione molto originale in stile romanico-gotico. costruita come se fossero due chiese sovrapposte e orientate in senso opposto.
La chiesa fu costruita a partire dall’XI secolo, la facciata principale è con tre portali gotici, ed è movimentata da un portico di legno tra le due chiese, mentre il campanile a vela è seicentesco. La chiesa inferiore all’interno è a tre navate con colonne sormontate da capitelli con foglie di acanto e piccoli draghi, e termina con tre absidi ad arco.
La cosa bellissima sono i dipinti del XIV secolo che coprono tutte le pareti, sono cicli che rappresentano la vita di Cristo e dei Santi,, in particolare San Flaviano, e sulla parete di fondo San Flaviano a cavallo. Il piano di sopra invece è molto più spoglio.
LA PIAZZA DEL MUNICIPIO
Addendrandoci invece nel cuore di Montefiascone, conviene entrare dalla porta Aldovrandi e salire sino alla piaza principale, Piazza Vittorio Emanuele. Qui potrete richiedere all’Ufficio Turistico la mappa del paese ed ogni informazione utile, quindi potete dirigerivi al palazzo comunale con la sua torretta, e passando sotto un piccolo tunnel con l’ indicazione del centesimo km della via francigena.
Sbucherete nella bella piazzetta contornata da edifici colorati, con il palazzo Renzi-Doria che è la residenza del sindaco, una chiesa di rito orientale romeno, l’ antico pozzo di Urbano V al centro.
A proposito di Via Francigena, se state percorrendo l’impegnativo cammino qui a Montefiascone potrete farvi timbrare il passaporto con l’ambito traguardo dei 100 km, diversi locali sono abilitati a rilasciare il timbro.
LA CATTEDRALE DI SANTA MARGHERITA
Imboccando invece la strada a sinistra ci dirigiamo verso la Cadttedrale di Santa Margherita, una chiesa a pianta ottagonale con due torri campanarie e soprattutto una grande cupola affrescata che caratterizza lo skyline di Montefiascone e su cui converge appena entrati nella cattedrale tutta l’attenzione dei visitatori. Questa cupola è seconda per altezza solo alla cupola di San Pietro.
Santa Margherina era una giovane di Antiochia, martire cristiana le cui spoglie furono trasportate a Montefaiscone con un lungo avventuroso viaggio. Subito Alessandro Farnese, che sarebbe poi diventato papa Paolo III, volle erigere una chiesa grandiosa in suo nome, a cui nei secoli si aggiunsero vari elementi, vi lavorarorno persino Bramante e il Sangallo, ma la sua costruzione fu interrotta spesso da guerre e pestilenze e la cattedrale fu inaugurata solo nel 1667. Ma solo tre anni dopo, a causa di una distrazione dell’organista fu distrutta in un terribile incendio.
Venne ricostruita in soli 4 anni per opera del cardinale Albertone Altieri che ne pagò tutti i costi, con l’aggiunta della grandiosa cupola.
Nella Cattedrale sono conservati tre busti d’argento che contengono i veri teschi di S.Margherita, S.Flaviano e S.Felicita.
Sotto alla cattedrale c’è anche una cripta dedicata alla santa Lucia Filippini.
LA ROCCA DEI PAPI
Montefiascone è sede vescovile ma anche molti papi non sono hanno soggiornato ma si sono addirittura rifugiati per previ periodi a Montefiascone.
Il punto più alto di Montefiascone è occupato dalla Rocca dei Papi. Nel salire verso la rocca si possono percorrere alcune stradine suggestive dell’antica Montefiascone, e giunti in alto, uscendo dalla cinta muraria, vi troverete in uno spiazzo che si affaccia a godere del bel panorama sul lago di Bolsena e sulla vallata. Nei giorni limpidi si arriva a scrutare i campi della Maremma toscana, i monti Cimini, il panorama umbro; questo essere crocevia tra tre regioni si riflette anche nell’accento della parlata di Montefiascone, un misto tra laziale, umbro e toscano.
Per delle scalette si sale al parco Rocca, molto curato. con siepi che tracciano disegni geometrici. La rocca è stata danneggiata nel tempo a è ancora suggestiva e possente, indicativa della potenza raggiunta da Mantofiascone nel periodo del suo massimo splendore. E’ stata restaurata da poco, vi si entra a pagamento ed è sede di un museo e di varie mostre.
Vicino alla rocca si trova la chiesetta di Santa Maria della Neve, una chiesa costruita per volere di Innocenzo III e contenente degli interessanti dipinti del 1200. Con la decadenza di Montefiascone e l’abbandono della rocca dei Papi la chiesetta fu nel tempo dimenticata e quando fu riscoperta il tetto era stato sfondato dalle intemperie e la chiesa era piena di neve. Così fu intotolata a Santa Maria della Neve.
DOVE ANDARE DA MONTEFIASCONE
Montefiascone si gira facilmente in mezza giornata, senza trascurare di fermarsi a pranzo a gustare nelle numerose trattorie una cucina casareccia di valore accompagnata dall’Est Est Est. Oltre al vino sono ottimi anche il formaggio pecorino locale e l’olio extravergine di oliva della Tuscia, che è un prodotto DOP. Vale la pena di fermarsi poi a visitare una delle varie cantine che lo producono e, senza arrivare ai livelli di Defuk, fare adeguata scorta.
Da Montefiascone potete dirigervi in poco tempo ad altre interessanti mete turistiche, prima fra tutte Bolsena e tutti i paesi dell’omonimo lago, ma anche Viterbo che dista solo 15 km, lo splendido borgo fantasma di Civita di Bagnoregio, o il Parco dei Mostri di Bomarzo.