Phonsavan, il mistero della Piana delle giare e la tragedia delle bombe in Laos


Non è facile arrivare a Phonsavan, da Luang Prabang ci vogliono sette ore di viaggio per attraversare le monragne più alte del Laos su strade strette e tortuose. Per questo Phonsavan è un luogo meno turistico, ma vi assicuro che non si può dire di aver visto il Laos senza essere stati qui, luogo di straordinario interesse storico dalla più lontana antichitá alle più recenti tragiche vicende.

IMG_20180105_043712Phonsavan è un nome recente, che significa “Colline del cielo”, un nome beneaugurante dato negli anni’70 in sostituzione della sfortunata  Xieng Khoung, rasa al suolo dai bombardamenti americani.

IMG_20180105_035923Le hanno dato questo nome forse perchè sul cielo non si possono tirare le bombe, il cielo non può esere distrutto da una furia folle che ha fatto scaricare su questa regione una potenza esplosiva di 0,885 tonnellate a persona che hanno ucciso l’80% della popolazione, divelto monumenti millenari, avvelenato e resi infertili i campi e disseminato il suolo di ordigni che ancora oggi continuano a mietere vittime fra la popolazione.

IMG_20180105_043508 Phonsavan è oggi patrimonio Unesco per il suo sito archeologico della Piana della giare, qualcosa di unico al mondo. Circa 3000 anni fa’ qualcuno, ma non si sa bene chi perchè non sono rimaste.altre testimonianze di questa popolazione, non monili o utensili, non incisioni rupestri, disseminò una vastissima piana di migliaia di enormi giare di pietra, che erano sigillate da tondi  coperchi di pietra oggi tutti caduti. Non si sa a che cosa servissero, si sa solo che si estendono a perdita d’occhio nella pianura (sito 1) e sulle colline circostanti (siti 2 e3) ed altre giacciono ancora sotto il terreno.IMG_20180105_043058

IMG_20180105_043017 Alcune giare sono state intenzionalmente spaccate da banditi cinesi, altre distrutte dalle bombe, in una è persono cresciuto un albero secolare la cui forza l’ha spaccata in tre. Gli esami hanno rivelato che non servivano da silos per conservare alimenti.

IMG_20180105_055020Potevano essere forse delle tombe? Questa soluzione è stata prospettata per le poche giare orizzontali che ricordano effettivamente un sarcofago, certo anche le giare verticali potrebbero aver contenuto corpi in posizione fetale, ma allora perchè non sono state ritrovate ossa? Il mistero rimane.

IMG_20180105_075147Camminando per la piana bisogna stare attenti a calpestare solo le aree contrassegnate col colore bianco, bonificate dalle bombe inesplose, mentre le aree contrassegnate in rosso sono ancora potenzialmente pericolose.

IMG_20180105_055543Il terreno è come riarso, privo della bella vegetazione che abbiamo incontrato altrove, e solo ora si sta riprendendo dalle sostanze chimiche scaricate con alcuni tipi di bomba. Nella piana si vedono qua e là grosse buche tonde come crateri lunari, dove le bombe sono esplose e lunghe linee di trincea.

IMG_20180105_045841Questa zona fu presa particolarmente di mira perchè vi si concentrava la guerriglia laotiana ed era piena di grotte dove i combattenti potevano nascondersi; solo che nelle grotte si nascondevano non solo i combattenti, ma anche e soprattutto la popolazione civile sfollata dai bombardamenti. In una grotta potevano essere allestiti improvvisati ospedali da campo e ospitate centinaia di persone. Qui nel Sito 1 della Piana della Giare una di queste grotte fu teatro si una tragedia: una grossa bomba sfondò la copertura e morirono oltre 300 persone; oggi a ricordarli sono tanti piccoli cumuli di pietra a formare simbolici stupa e fiori lasciati davanti a tante statuette di Buddha.

IMG_20180105_042251Mentre siamo nella piana, sul campo vicino arriva un camioncino della MAG, l’associazione di volontari per lo sminamento del Laos, passano ogni metro del campo con un largo metal detector per intercettare oggetti sospetti.

IMG_20180105_040012Andiamo a visitare la mostra informativa della MAG, è molto interessante e fa comprendere la gravità del problema delle bombe inesplose in Laos; soprattutto il lungo documentario sui danni dei bombardamenti e sulle modalitá di azione dei volontari della MAG. La gente del luogo ha imparato a convivere con questi ingombranti regali di metallo, qualcuno ne ha fatto fioriere per coltivare l’insalata, qualcun altro pilastri per le palafitte di legno. Ma spesso i bambini che provano a recuperare il metallo delle bombe per portare a casa qualche kip (la moneta laotiana) o i contadini più poveri, che ancora vangano a mano i loro campi, rimangono uccisi o mutilati nelle esplosioni. I volontari trovano le bombe, mettono in sicurezza la zona evacuando i villaggi, e poi fanno brillare le bombe con le tecniche più adatte al singolo caso. Mi ha colpito un vecchietto di 96 anni che perse sotto le bombe l’intera famiglia, che non vorrebbe spostarsi per le operazioni di sminamento: “tornano ancora a disturbarci, prima tirano le bombe, poi tolgono le bombe…”

IMG_20180105_090951E’ sopravvissuta una sola cosa della antica Xieng Khoung: una grande statua di Buddha sel 1500 tra le rovine di un tempio. Ha le dita della mano troncate e il volto ferito ad un occhio, ma mantiene il suo dolce sorriso.

IMG_20180105_090705 I soldati americani ingaggiarono dei traditori Mhon per entrare nel tempio gremito di donne e bambini e sparare all’impazzata facendo strage;poichè la gente cercava protezione dietro alla statua di Buddha sparrono anche contro di lui. Ora con le offerte della gente, i monaci stanno tirando su pietra dopo pietra i muretti del tempio, e quel Buddha ferito e sorridente, molto venerato, è l’immagine di Phonsavan e di tutto il Laos.

IMG_20180105_080535E’una cittá povera Phonsavan, che vive di coltivaziine si riso in terreni non troppo fertili che danno un solo raccolto l’anno, e di allevamento di bestiame, soprattutto mucche e bufali.

IMG_20180105_034220La povertà si vede nelle molte capanne di legno, nei negozi che vendono generi base,  e nel mercato che è sempre indicativo del livello di ricchezza della comunità: qui tutto è buono per essere mangiato, dai microscopici uccellini, alle larve, agli scoiattoli e persino ai topi; ratti, mi corregge la guida, i topi sono più piccoli e c’è poco da mangiare, questi sono molto buoni e anche cari, perchè sono difficili da acchiappare. Questa sera ordino un bel brodino vegetale.

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