Il Ricetto di Candelo, borgo medievale del popolo

Quando si pensa ad un borgo fortificato del medioevo si immagina un feudatario che dona protezione ai suoi sudditi accogliendoli  tra possenti fortificazioni con al centro il castello. No, il Ricetto di Candelo, comune situato in Piemonte alle porte di Biella,  è un borgo anomalo, voluto e costruito nel XIII e XIV secolo non da un nobile ma dal popolo, per difendersi da solo dalle possibili incursioni dei nemici e dei briganti e conservare le merci più preziose di un’economia rurale, soprattutto vino e granaglie.

ricetto di Candelo tore del Principe

Candelo non è  l’unico ricetto, che era un modello urbanistico e sociale molto diffuso nell’Italia settentrionale ed in particolare nel biellese, dove si conservano anche i ricetti di Viverone e di Magnano, ma quello di Candelo è il meglio conservato, e visitarlo suscita l’emozione di fare un tuffo nella storia che  qui si è fermata.

ricetto di candelo

Receptum  in latino signigica proprio ricovero, luogo dove viene conservato e protetto qualcosa. E’ molto interessante perchè ci racconta di un medioevo diverso, con una comunità consapevole di avere interessi comuni da difendere e proattiva, non abbandonata alla mera amninistrazione del feudatario e alla sua tirannia.  Gli abitanti di Candelo si tassarono per riscattare un terreno che era originariamente di proprietà dei signori locali.

tino ricetto di Candelo

Anzi, quando più tardi, nel corso del 1400, Sebastiano Ferrero, personaggio importante che fu tesoriere  e consigliere sia dei Savoia sia dei Duchi di Milano al servizio dei re di Francia fece costruire nel Ricetto il Palazzo del Pirincipe e avanzò diritti sull’intero borgo, gli abitanti di Candelo ebbero la meglio attraverso le vie legali, dimostrando di aver costruito da soli e con i propri solidi l’intero borgo fortificato.

ricetto di candelo

Il Ricetto di Candelo non fu mai abitato, e dunque non ci fu mai la necessità di modificarlo per le esigenze abitative aumentate o per implementarlo con servizi fognari od altre comodità, e dunque la sua struttura originaria si è completamente conservata restituendoci una testimonianza unica, una fotografia di un borgo medievale popolare e rurale esattamente così come era, E queste fotografie ci raccontano che non si viveva poi così male.

Ricetto di Candelo borgo medievale

Il Ricetto era anche il cuore della vita pubblica di Candelo, infatti 1ui si tenevano tutte le riunioni del “Consiglio di credenza”, come si chiamava l’assemblea dei consoli di Candelo, per discutere le questioni amministrative rilevanti. Ma certo mancavano locali idonei, tanto che a volte le riunioni avvenivano nella torre del Rivellino, situata vicino alla torre d’ingresso, e dopo la demolizione di questa, nei locali sopra un forno che insisteva nell’attuale piazza del municipio. Mancavano anche i locali per custodire le carte dell’archivio che andava implementandosi.

municipio di candelo

Così nei primi decenni  del 1800 fu data nuova forma alla piazza con la costruzione del Municipio ad opera dell’architetto Tarino, con la facciata a forma di tempio greco, quasi a voler dare alla struttura un valore sacrale civile di casa dei Lari.

candelo piazza del municipio esterno del ricetto

All’interno del Ricetto di Candelo le case, se non erano adatte ad ospitare grandi assemblee,  erano l’ideale per conservare il vino grazie alla temperatura fresca e costante tra i 12 e i 15 gradi, mantenuta anche grazie alla mancanza di comunicazione tra i due piani, visto che per raggiungere il piano superiore si doveva passare da una scala a pioli esterna appoggiata al balcone di legno. Anche tra le case ci sono degli spazi strettissimi, le “riane”, stradine troppo strette per essere percorse a piedi, che servono solo per la circolazione dell’aria.

ricetto di candelo

Oggi il borgo è stato recuperato dalla Pro Loco di Candelo  con tanti eventi culturali, musicali e rievocazioni medievali, ed  ospita permanentemente botteghe artigiane, atelier artistici, ristoranti e negozietti di prodotti locali di alta qualità.

ricetto di candelo

Io ad esempio ho comprato in un negozietto di specialità locali dei biscotti artigianali al cioccolato /menta/rhum ed altri ai fiori d’arancio, marroni caramellati al rhum e miele, mirtilli sciroppati al vino e confettura di pesche cannella e zenzero (non vi viene una certa acquolina?)  e in una bottega artigiana delle collane fatte interamente di materiali naturali,  quali pietre dure e legni diversi intagliati.

Una curiosità: il Ricetto di Candelo è talmente unico e ben conservato che tantissimi film di ambientazione medievale sono stati girati qui, dall Freccia Nera, ai Promessi Sposi, a Dracula 3D. E naturalmente si presta benissimo ad ospitare manifestazioni fascinose come il mercatino di Natale o la mostra-mercato dei fiori in primavera.

Il Ricetto di Candelo è piccolo e si gira piaevolmente in autonomia, anche se la Pro Loco organizza anche visite guidate con attività didattiche e laboratori a tema. A fianco dell’ingresso potrete prendere il depliant con la storia e la mappa del borgo e ricevere informazioni sulle iniziative programmate.

ingresso borgo di candela

Superata la Torre Porta del Ricetto  procedete a zigzag per non perdervi nessun angolino del borgo, visitate i negozietti, degustate gratuitamente i prodotti, scegliete gli infiniti punti instagrammabili per foto romantiche fuori dal tempo.

Ci sono 5 rue aciottolate, la rua principale centrale è più larga per permettere il passagio dei carri. Le rue sono in pendenza verso la Torre di Cortina per far defluire le acque verso il fondo a imbuto della torre.

mura ricetto di candelo

Fra i punti di interesse vi consiglio di visitare l’ecomuseo della vitivinicultura e la casa museo della vita contadina, le Cantine di Crono e CDR, la sala cerimonie.

Agli estremi della fortezza troverete invece le torri: la torre del principe, la torre Osservatorio (che è anche il punto più panoramico), la torre di Cortina,  il camminamento di Ronda. La Torre della Gogna nel 1500  fu usata come prigione di Candelo. I prigonieri venivano trattati abbastanza bene.

torri ricetto di candelo

Le mura e molte case sono fatte di ciottoli di fiume sistemati a spina di pesce e anche le strade del borgo sono lastricate con ciottoli.

Percorrete il giro esterno delle mura in quella che è definita la passeggiata romantica e visitate anche la chiesa di Santa Maria Maggiore ed il municipio.

Camminando fuori dalla cinta muraria coglierete una bella visione d’insieme e vi accorgerete di alcuni particolari. Intorno alle mura c’era un fossato con il suo ponte levatoio, livellato poi a inizio ‘800. Vedrete inoltre che il punto più alto è la torre del principe che spicca su tutte le altre case e quasi stona.

cinta muraria ricetto di candelo

A Candelo esiste un’altra particolarità interessante da ammirare, fuori dal Ricetto e dal comune abitato. Una campagna particolarissima, la Baraggia di Candelo, è  soprannominata la Savana d’Europa, è un’area protetta che  fa parte di una riserva naturale orientata, ed è caratterizzata da tre livelli di pianure di età diverse separate da scarpate, con calanchi formati dai torrenti.

Barragge di Candelo
Alessandro Vecchi, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

Vi sono zone boschive e altre di brughiera, con terreno argilloso umido su cui cresce gramigna molto alta e si trovano specie vegetali varie, di cui alcune molto rare. Passeggiare in questi spazi aperti dall’orizzonte infinito dà appunto l’idea di trovarsi quasi nelle grandi savane africane.

santuario di Oropa

Dove andare da Candelo? Un suggerimento senza alcun dubbio: prendete la via per il santuario di Oropa, per arrivare come pellegrini o semplici visitatori, in uno dei posti più eumantici che io conosca, dove spiritualità profonda e natura grandiosa si fondono mirabilmente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *