Lettonia – Cosa vedere a Riga, dalle Teste nere allo jugendstil baltico

Innanzi tutto un bel ripasso, perchè si fa presto a fare confusione: Tallin è la capitale dell’Estonia, Vilnius è la capitale della Lituania e Riga è la capitale della Lettonia. Le tre capitali baltiche sono vicinissime tra loro ma ognuna ha un’anima molto diversa. Arrivo a Riga con un bus che da Vilnius impiega quattro ore esatte, e mi trovo nella capitale lettone, sulle rive del Mar Baltico, in un’atmosfera meno turistica e medievale, in una città colta ed elegante con un’occhio alla modernità e l’altro alla tradizione.

La Parigi del Baltico, capitale della cultura 2014,  patrimonio dell’Umanità UNESCO, è una bella e piacevole città dal centro storico tutto pedonale, che conta 800.000 abitanti ma che si può agevolmente girare in una o due giornate.

jugenstil a Riga

Il mio tour di Riga inizia da Brivibas Iela, che è la via principale della città, su cui si affacciano dei palazzi molto belli. A Riga ci sono molti capolavori  Art Noveau e Jugendstil. Spesso si incontrano fregi, statue, mascheroni tragici e teste di Medusa, che sono proprio tipici dello Jugendstil di Riga. Gran parte di questi palazzi che si affacciano su Brivibas iela furono progettati dall’architetto russo  Michail Ėjzenštejn, il padre del famoso Sergej Ėjzenštejn, autore della “Corazzata Potemkin”.

brivibas iela - Riga

La Via Brivibas attraversa tutta la città. In un suo tratto propriamente fuori dal centro di Riga, dove un tempo erano i boschi che circondavano la città, sorgeva la vecchia Chiesa di Santa Geltrude, e nel XX secolo fu costruita l’attuale  la chiesa di Santa Geltrude, che continua ad essere chiamata vecchia chiesa in quanto lì vicino fu costruita un’ulteriore nuova chiesa di S.Geltrude, La vecchia chiesa spicca nel suo color mattone, in linee verticali proprie dello stile eclettico e neo-gotico.

Anche la cattedrale ortodossa, con le sue cinque cupole, non è molto antica, fu costruita nella seconda metà dell’800. Tra gli immancabili ori e icone, mi è sembrata più luminosa della media delle chiese ortodosse che ho visitato. E’ il cuore della spiritualità della fetta di popolazione di origina russa che ancora si trova in Lettonia, e che, nonostante la presenza russa sia molto risalente in Lettonia, ha vissuto momenti difficili per l’odio che la popolazione lettone ha accumulato verso la Russia occupante del periodo sovietico.

Riga - Lettonia

Il viale diventa nell’ultimo tratto un boulevard alberato (Explanade), con grandi parchi da una parte e dall’altra, fino a terminare con il grande Monumento alla Libertà. Nei parchi sono disseminati molte statue e gruppi monumentali, come quello al comandante dell’esercito lettone Orskaram Kalpakam con il suo ritratto gigante quasi fotografato sulla pietra, e quello al Feldmaresciallo Barclay de Tolly, che nella statua sembra Napoleone ma invece ha combattuto contro di lui.

In fondo all’Explanade è il monumento alla libertà, un’alta colonna sormontata da una grande statua di donna, detta affettuosamente Milda, che sorregge tre stelle che rappresentano le tre regioni della Lettonia. Il monumento risale al 1935 (nella  breve stagione di indipendenza lettone) ed è del famoso architetto lettone Karlis Zale. Il monumento ha resistito all’occupazione sovietica, ed ha un forte valore simbolico per il popolo lettone, dove molti depongono ogni giorno fiori freschi. Davanti, sotto la scritta alla base del monumento “per la patria e per la libertà”, fanno la guardia permanentemente due soldati, mentre intorno nella piazza sventolano le bandiere lettoni.

statua della libertà Riga

Nei pressi del monumento alla libertà un canale compreso in un bel parco delimita la città vecchia, tutta pedonalizzata, dalla città moderna.

La polveriera è l’unica delle fortificazioni della città vecchia rimasta in piedi e attualmente ospita il Museo della guerra. Di fronte ci sono le antiche caserme che sono state riammodernate come abitazioni e ospitano anche diversi bar e localetti.  Vicino c’è un pezzo originale delle mura cittadine con una delle torrette di guardia.

fortificazioni Riga

La “Porta svedese” con un’alta casa sovrastante è una curiosità: si trattava dell’abitazione di un ricco mercante che non voleva fare il giro per passare da una delle porte cittadine e quindi si fece costruire una porta personale nelle mura della città, pagando la relativa multa tanto aveva i soldi !

Riga Lettonia

Lungo le mura vi sono alcune strette stradine acciottolate molto caratteristiche. Percorro  una di queste  da cui si intravede lo scorcio della cattedrale cattolica di St. Jacob. La cattedrale di St.Jacob risale al 1225 ed è di mattoni rossi  con un campanile dalla lunga e stretta punta di rame. L’interno è bianco e modesto. La mia attenzione è attirata da una curiosa tomba con scolpiti stivali, guanti e cappello… sembra la tomba del gatto con gli stivali!

Vicino alla cattedrale è un sobrio monumento ai caduti per l’indipendenza della Lettonia nel 1991, nel punto dove furono elevate le barricate contro i carri armati sovietici. E’ una data che pare così vicina a noi, eppure già dimentichiamo quanto le nazioni dell’est Europa abbiano sofferto dietro la cortina di ferro. La lotta per l’indipendenza delle Repubbliche Baltiche nel momento del disfacimento dell’Impero Sovietico purtroppo non è stata indolore, ed anche la piccola Lettonia ha dovuto pagare il prezzo di sangue dei suoi patrioti.

Del resto la Lettonia è stata nei secoli terra di conquista. All’occupazione tedesca si susseguì l’occupazione russa, e negli anni subito successivi alla seconda guerra mondiale molti degli uomini della resistenza lettone furono imprigionati, torturati e uccisi dalla divisione di spionaggio russo “smersh” e dalla divisione speciale del baltico dell’esercito russo, “responsabili di queste atrocità davanti a Dio e all’umanità per l’eternità”, come è scritto su una lapide nell’edificio ove questi crimini furono commessi.

Nelle vicinanze ci sono diverse altre chiese cattoliche, quella dedicata a S.Maria Maddalena e  quella di San Desmates. C’è poi la chiesa anglicana di San Salvatore.

chiese di Riga

Il parlamento della Repubblica Lettone è costruito in stile rinascimentale eclettico, Il palazzo presidenziale è il c.d. castello, una massiccia struttura bianca con una torre angolare. a cui sono annesse delle eleganti stalle.

Dietro a questi monumenti si  stende il lungomare, un largo viale che si affaccia su un insenatura del Mar Baltico, Pilsetas Kanals, un canale navigabile. Sulle rive del canale è la copia della statua policroma seicentesca del Gran Cristoforo, il cui originale è conservato nel museo. Si tratta del mitico fondatore di Riga, il gigante Cristoforo, barcaiolo che stava sulla riva destra del canale e trasportava la gente da una sponda all’altra. Un giorno Cristoforo sentì un bambino piangere sull’altra riva del fiume e corse subito a prenderlo e se lo mise sulle spalle. Ma attraversando il fiume il bambino divenne così pesante che Cristoforo arrivò di là esausto e si mise a dormire insieme al bambino. Al suo risveglio al posto del bambino c’era un gran sacco pesane di monete d’oro, che furono utilizzate per costruire la prima casa della città di Riga, proprio dove si trovava la vecchia baracca di Cristoforo.

Riga - statua san cristoforo

Sempre in questa zona della città, oltre il ponte ferroviario in ferro svetta l’antenna della televisione.

Ed ecco il monumento più famoso di Riga, i Tre Fratelli, tre splendide case del ‘600 affiancate in puro stile lettone, che quasi nel nome fanno da contraltare alle “Tre Sorelle” di Tallin,

I tre fratelli Riga

Nel centro storico è bello girare a caso e scoprire nuovi scorci pittoreschi e luoghi interessanti,  sono tante le antiche case seicentesche, che si alternano ai palazzi Jugenststil e ad edifici in stile eclettico.

Mi è piaciuto il palazzo della Piccola Gilda, costruito in stile gotico eclettico inglese alla fine dell’800, e che ora è una Sala Concerti. Dello stesso periodo è anche il merlato palazzo della Grande Gilda.

Grande Gilda Riga

Di fronte alla Grande Gilda sorge un curioso edificio. è la famosa casa del gatto, con due felini neri in bilico sui pinnacoli di alte torrette a punta. Questa casa apparteneva ad un mercante che era stato scacciato dalla  gilda e per vendicarsi rivolse contro l’edificio della grande gilda la coda dei due gatti neri che portano per tradizione sfortuna;Riga gatto nero

ma il bello è che la gilda, pur di non avere la coda del gatto rivolta contro di se’, riammise il mercante, il quale rigirò il gatto dalla parte giusta. Ora questo gattone è diventato uno dei simboli di Riga, gettonatissimo in tutte le salse nei negozi di souvenir.

casa del gatto Riga

Il Duomo di Riga, che adesso è protestante, è una costruzione che data al 1300,all’epoca dei Cavalieri Teutonici, ma è stato rimaneggiato più volte e portato nel 1700 all’attuale altezza. All’interno del Duomo è l’organo più grande del mondo, la cui musica risuona potente nella chiesa durante la mia visita.

duomo di Riga

Nel Duomo vi sono delle vetrate molto belle, ma nelle cappelle laterali sfortunatamente molte vetrate con immagini di santi cattolici non sono sopravvissute alla furia iconoclasta durante l’età della riforma.

Duomo di Riga vetrate

Il Duomo possiede un elegante chiostro su cui si affaccia una delle fiancate della chiesa. Su questa è collocata la statua dell’arcivescovo Alberto, fondatore della diocesi di Riga che prima apparteneva alla diocesi di Brema, e su ordine di Innocenzo III si mosse per diffondere la cristianità in Lettonia.

Riga città vecchia

Dopo la cultura è’ l’ora di uno spuntino e mi accomodo nella piazza principale della città vecchia in uno dei tanti locali con i tavoli all’aperto che ho notato averte quasi tutti, a Riga come anche a Vilnius, la base fatta con le vecchie macchine da stiro Singer.

Inizio con un classico piatto tipico di tutta la zona baltica: auksta zupa, la zuppa fredda di barbabietole con la panna acida, seguita da una gran varietà di formaggi lettoni, da pesce affumicato e dal liquore tipico, il balsamo nero di Riga, terribilmente amaro.

Riga piatti tipici

Il legame di Riga con la cultura (è famosa e antica città universitaria) e con la musica è forte. Vi è il teatro fu diretto per due anni da Richard Wagner, e dove poi vi suonarono Berlioz, Rubensein e Listz. vi è poi invece sono il teatro dell’Opera (qui sotto) ed  il Teatro Nazionale della Lettonia.

teatro dell' opera di Riga

Mi dirigo verso il cortile del convento di San Giovanni (st.Iana). Quello che è così chiamato è un complesso residenziale chiuso, una specie di piccolo borgo riparato dalle mura dell’antico convento, con le sue stradine e i suoi negozietti.

Riga cortile St.Iana

riga cortile san giovanni

La basilica di San Pietro, dalla fisionomia alta e massiccia, domina il panorama  di Riga dall’alto del suo campanile, dentro al quale è collocato un ascensore panoramico.

Ecco una birreria del 1745 in una graziosa piazza.

antica birreria Riga

Queste sono le  splendide Case delle Teste Nere, risalenti al 1300, completamente distrutte  nel 1942 durante la seconda guerra mondiale ed ora rinate dalle loro ceneri soltanto nel 2001, in occasione degli 800 anni dalla fondazione di Riga. Venivano chiamati teste nere i mercanti  non sposati, stranieri, che avevano preso in affitto dalla Grande Gilda queste case e vi soggiornavano, fino a quando nel corso del ‘700 divennero proprio un loro possedimento.

teste nere Riga

Proprio a fianco è il nero Museo dell’occupazione, bipartisan tedesca e russa: 1940-1991. Dall’altro lato della piazza invece è il Municipio di Riga. Il municipio ha un addendum moderno su cui sono collocate tante campane che eseguo ad orari fissi un bel concerto.

municipio RigaNella piazza c’è anche un segno per terra dove fu fatto il primo albero di Natale di Riga nel 1510, e proprio qui a riga Wagner scrisse la celeberrima canzone dell’albero di Natale: “o Tannenbaum”.

Questa è la seconda casa delle Teste Nere. Davanti è situata la casa di Rolando, come spesso si trova nelle piazze del municipio  nei liberi comuni anseatici del Baltico e del nord della Germania, in quanto la figura di Rolando era vista come difensore dei deboli e paladino della giustizia.

teste nere Riga

Qui si svolgevano anticamente i tornei e la statua di Rolando era di legno, e veniva presa come bersaglio delle lance, per questo aveva bisogno di continue riparazioni. Per questo nel corso dell’800 fu sostituita da questa statua di pietra alta 6,5 metri, distrutta poi durante la seconda guerra mondiale e ricostruita. Una curiosità: dalla punta della spada di Rolando venivano anticamente segnate le distanze da Riga delle città dei Paesi Baltici.

Riga statua di Rolando

Attraverso il quartiere delle ambasciate, come spesso accade bellissimi palazzi immersi nel verde (questa sotto è l’ambasciata francese) e mi dirigo verso il grande viale Valdemara Iela, contornato anch’esso da bei palazzi. Anche in Elizabetes Iela vi sono sontuose ambasciate ed altri palazzi molto scenici.

jugendstil a Riga

Nei grandi boulevard di Riga è un tripudio dei più bei palazzi Jugendstill che abia visto in Europa. Guardate qui sotto alcuni dettagli presi qua e là.

jugendstil Riga

Non posso perdere la visita al mercato centrale, costituito da 4 alti padiglioni che originariamente erano hangar di zeppelin, smontati e ricostruiti qua. Ogni padiglione è dedicato a diversi generi alimentari. Particolarmente spettacolari sono il padiglione dei latticini, dove il formaggio fresco è venduto a cucchiaiate da grandi secchi, e quello del pane; ce ne sono tanti tipi, dal pane nero di Riga al pane con le noci o con altra frutta secca, ed è venduto a fette come se fosse salame; nel padiglione del pesce le specialità sono i pesci affumicati. Certo che i dirigibili erano proprio grandissimi, ci sono delle foto antiche degli zeppelin nell’hangar e si vede che lo occupano tutto, mentre ora può ospitare un mercato di tantissimi banchi.

mercato di Riga

Dal mercato si vede il grande palazzo dell’Accademia delle Scienze. Si riconosce lontano un miglio che è uno dei regalini disseminati dai sovietici in tutti i paesi dell’est.

Il giro di Riga si chiude qui: questo è un orologio donato alla città nel 1800 da una fabbrica di cioccolata ed è diventato il punto di riferimento di tutte le persone che a Riga vogliono darsi un appuntamento e anche a voi do l’appuntamento su Wonderfulpaths per continuare ad esplorare le regioni baltiche e visitare Tallin insieme a me.

orologio Riga

 

5 thoughts on “Lettonia – Cosa vedere a Riga, dalle Teste nere allo jugendstil baltico

  1. Dev’essere proprio una bella città Riga! Mi ha sempre ispirato, ma ancora purtroppo non sono riuscita a visitarla. Che buffa la Casa del Gatto, è bellissimo il felino nero in bilico sulla torretta! Davvero curiosa la sua storia 🙂

  2. Non sono mai stata a Riga ma sono iscritta alla newsletter di Air Baltic per cui ricevo spessissimo delle offerte. In condizioni normali avrei prenotato senza pensarci due volte, ma quest’anno per forza di cosa sono stata costretta a resistere alla tentazione. Dalle immagini che mostri, a tratti mi ricorda certi angoli di Tallinn, a tratti Helsinki. In ogni caso sono sicura che mi piacerebbe molto.

  3. Riga è stato il mio ultimo viaggio appena prima del primo lockdown. Ne conservo un bellissimo ricordo. Come dici tu è davvero piacevole perdersi per le sue vie e ammirare i graziosi edifici.

  4. Riga è una città che mi incuriosisce particolarmente. Soprattutto perché mi da l’impressione di essere una città poco turistica e perfetta per un weekend. Non sapevo che Wagner avesse scritto proprio qui la canzone Tannenbaum. Grazie per i consigli, li terrò a mente per il futuro!

  5. Mi attirano le capitali baltiche non le ho mai visitate, Riga dalla tua accurata descrizione sembra poi proprio affascinante

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