Dresda, la Firenze tedesca risorta dalle bombe, e Meissen, culla della Sassonia

Rinascere dalle proprie ceneri si può, lo dimostra Dresda (in tedesco Dresden), capitale del land della Sassonia, la Firenze della Germania, una splendida città d’arte nella verde valle dell’Elba.

Il bombardamento di Dresda

Dresda  fu quasi completamente rasa al suolo durante la seconda guerra mondiale, prima dai bombardamenti a tappeto degli inglesi nel febbraio 1945, poi da quelli americani a marzo e aprile dello stesso anno, a guerra ormai praticamente finita, senza postazioni militari di rilievo, per un totale di 6.600 tonnellate di bombe.

Vi furono almeno 25.000 morti, si pensa, perchè questa è solo una stima: il calore raggiunto dall’immenso rogo, che fuse in un attimo persino il bronzo di cupole e campanili,  fu tale da liquefare letteralmente i corpi, rendendo impossibile un calcolo delle vittime.

La Frauenkirche ricostruita, simbolo di rinascita

La ricostruzione fu lenta, le risorse economiche non erano tante, Dresda faceva parte della Germania dell’Est e non c’erano gli aiuti occidentali per farla risorgere, ma la tenacia dei suoi cittadini fu incredibile.

dresda ricostruita

Pietra per pietra, frammento per frammento, tutto numerato, stoccato, ricostruito al computer come un puzzle nelle forme originarie attraverso la testimonianza dei quadri,  primi fra tutti quelli del Canaletto, senza snaturare il volto dell’antica nobile città che era stata, Dresda rinacque.

Dresden

Nel 2006, con la solenne inaugurazione della ricostruita   Frauenkirche, vero simbolo dell’orgoglio di Dresda, la ricostruzione può dirsi di fatto compiuta, anche se tuttora permangono numerosi cantieri lungo tutta la Altstadt, la parte antica della città sulla sponda sinistra del fiume Elba.

Questa splendida chiesa luterana, terminata nel 1743,  ha dominato per due secoli il panorama cittadino, con le sue forme barocche ispirate alle chiese italiane, ed in particolare con la sua grandissima cupola bianca, chiamata “la campana di pietra”. Sotto le bombe la temperatura degli interni della chiesa arrivò a 1000 gradi, e non solo le parti lignee, ma la stessa struttura di pietra arenaria non resse, e a causa del cedimento di uno dei piloni portanti la struttura collassò su se stessa.

Dresde altare maggiore frauenkierche

Le macerie restarono lì per 45 anni prima che si potesse intraprendere la ricostruzione, dopo la riunificazione della Germania.  Tutti i mezzi furono utilizzati per finanziare l’impresa, compresa la vendita come souvenir dei pezzetti di macerie. Vi furono anche molti contributi internazionali.

Furono ricostruiti fedelmente gli interni, con le pietre policrome gialle, verdi, azzurre, le balconate, e infine la cupola vide la luce nei suoi tradizionali colori colori bianco, oro e colori pastello. Unica novità moderna: la grande – e splendida – croce sull’altare donata dall’Inghilterra come segno di riconciliazione. A proposito, Dresda ha molti gemellaggi significativi, tra cui quello con Coventry, la città inglese martire dei bombardamenti tedeschi.

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La Frauenkirche è meta di centinaia di migliaia di visitatori ogni anno, io stessa ho dovuto fare una discreta fila per entrarvi;  al di là del suo valore simbolico, è davvero un capolavoro del barocco,  e nonostante questa forte caratterizzazione stilistica le forme del suo interno appaiono estremamente moderne. Per rendersi conto delle proporzioni, in cui un po’ ci si perde, basti pensare che sulle sue balconate possono prendere posto 1835 persone.

Neuemarkt, Altmarkt e i palazzi della Altstadt

La Frauenkirche è collocata nel cuore della città vecchia, sul Neumarkt, la piazza del mercato nuovo, dalle belle case tutte ricostruite come erano un tempo , e con in mezzo la statua di Federico Augusto, re di Sassonia.

dresden statua federico augusto

La chiesa mi ha attratto come simbolico punto di inizio della mia visita, ma sarei comunque partita da qui perchè quando visito le parti antiche delle città, mi piace sempre recarmi subito sulla piazza del mercato.

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Dopo il Neumarkt visito anche l’ Altmarkt,  che unisce la bellezza degli edifici ricostruiti nel tipico stile barocco ad un diffuso odore di tipici salsicciotti venduti dagli stand del mercato.

Qui sorgeva un tempo l’antico municipio, abbattuto molto prima della seconda guerra mondiale e non più ricostruito, ma il grande spazio  della piazza era così anche in origine, voluto proprio per poter ospitare meglio il mercato.

Dresden Golden Hermann

Dietro la Kreuzkirche è il Nuovo Municipio, costruito nel 1905-1910 in stile funzionalista, con gli immancabili leoni a guardia dell’ingresso. La sua torre è alta 110 metri, ed in cima reca la statua del Golden Hermann,  dorato simbolo della libertà comunale che si trova in molte piazze del municipio delle città medievali tedesche.

dDresden bacco a dorso asino

Incorporata nel municipio è la Ratskeller, la cantina del Municipio. Vicino ad essa c’è la statua di Bacco a dorso d’asino, a cui tutti i turisti strofinano l’alluce come portafortuna.

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Sulla piazza si è salvata l’antica Kreuzkirche, chiesa evangelico-luterana che servì in parte come modello per la Frauenkirche, ed è famosa soprattutto per le esibizioni del suo coro.

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Tanti palazzi storici segnano il territorio della Altstadt. Il Palazzo della Cultura, con il tetto in rame, è stato ricostruito alla fine degli anni ’60 e può ospitare manifestazioni di ogni genere.

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La Landhaus, costruita nel 1770 in stile classicista, è il primo edificio di questo genere a Dresda, Anch’essa distrutta, fu ricostruita negli anni ’60, con più di una infedeltà al modello originale che ha fatto discutere.

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L’Accademia d’Arte ha una curiosa cupola di vetro che è scherzosamente chiamata “lo spremi-limoni”, sormontato da un angelo dorato.

dresden spremilimoni

Il Palazzo Koosel fu costruito dal figlio di Augusto il Forte e della sua famosa amante; è adornato da belle statue di putti.

Il Furstenzug

Il Furstenzug è una delle attrazioni di Dresda anche perchè è uscito intatto dai bombardamenti. E’ un  fregio, realizzato nel 1908 per l’ottocentesimo anniversario di regno della dinastia regnante Wettin,  costituito di 24.600 piastrelle dipinte di porcellana Meissen, che si distende lungo il lato del Palazzo Reale.

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Rappresenta in quasi 100 grandi  figure a cavallo il corteo dei  re, dei principi elettori e dei Duchi di Sassonia, che si sono susseguiti nei secoli .  Nel corteo si distinguono i regnanti con i loro epiteti, dal pio all’illuminato, al litigioso; ci sono i bambini che portano i fiori, gli uomini di scienza, mancano solo le donne, per le quali evidentemente non c’era grande considerazione. Seguire con gli occhi il lungo corteo è come srotolare un millenario libro di storia. Il fregio era più antico, risalente al 1872-1876 ma correttamente si pensò di poterlo conservare meglio riproducendolo su piastrelle.

Dresden Furstenzug

La Hoffkirche

La Hoffkirche, la cattedrale  è cattolica. Ha una imponente pianta ovale a tre piani. Il suo campanile con orologio, alto 80 metri, delinea il caratteristico paesaggio di Dresda sull’Elba.  Era la chiesa palatina, voluta da Augusto il Forte dopo la sua conversione al cattolicesimo, ed era collegata al Palazzo Reale, il Residenz Schloss da un ponte che permetteva ai sovrani di non dovere uscire all’aperto per recarsi in chiesa.

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L’interno della Hoffkirche sembra essere concettualmente speculare alla processione dei principi sul fianco del palazzo reale: lungo la navata sono disposte infatti 78 statue di santi e di principi elettori. Nella cripta è custodito il cuore dell’ultimo sovrano, Augusto il Forte, re di Polonia.

La Hoffkirche è anch’essa stata integralmente distrutta dai bombardamenti e fedelmente ricostruita negli anni ’80.

La Brühlsche Terrasse, “il balcone d’Europa”

Dalla Hoffkirche salgo una celebre scalinata che mi porta ad un luogo incantevole di Dresda, la Brühlsche Terrasse, che Goethe definì  “il balcone d’Europa”.

La scalinata ha ai 4 angoli le statue del mattino (riconoscibile dalla stella sulla fronte,nell’atto di fare un cenno di saluto), del mezzogiorno (con la corona di sole), della sera (che osserva la famiglia che canta e suona) e la notte (la madre avvolta in un mantello protegge il bambino che dorme mentre un angelo gli sussurra i sogni all’orecchio).

Dresden balcone d'Europa

La terrazza fu costruita nella prima metà del ‘700 sul luogo delle antiche fortificazioni della città.

dresden balcone d'europa

E’ una terrazza sull’Elba lunga 500 metri, da cui si gode di un panorama bellissimo, che si può ammirare seduti su tante panchine.

La terrazza  costeggia molti edifici importanti, tra cui la facciata principale dell‘Albertinum, palazzo che racchiude la collezione di arte moderna, meno famosa della collezione di arte antica, ma ugualmente affascinante.;

La terrazza sull’ Elba è adornata da giardini con grandi alberi di tiglio che spandono un meraviglioso profumo nell’aria e aiuole fiorite molto curate, e da diversi monumenti, tra cui quello all’architetto Semper e al pittore Caspar David Friedrich,  ed è un luogo sempre affollatissimo di gente che passeggia.

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La Theater Platz

La Theater Platz è il cuore della città, perchè vi si affacciano alcuni dei principali monumenti. E’ dominata dalla Semper Oper, il  celebre teatro dell’Opera di Dresda, realizzato dall’architetto Semper nel 1841, in stile rinascimentale italiano, dalla forma tondeggiante a tre piani, sormontato da una quadriga di pantere guidato da Dioniso (protettore della commedia a della tragedia) insieme ad Arianna, sfarzosissimo all’interno. E’ adornato dalle statue dei grandi del teatro, come Shakespeare, Shiller, Moliere.

Dresden teatrenpatz

Questo teatro vide molte prime delle opere di Wagner, dal Rienzi al Tannhauser all’Olandese Volante, Oggi vi si esibisce la Sachsische Staatskapelle Dresden, una delle più antiche e note del mondo. Davanti all’Opera èil monumento equestre al re Giovanni.

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Da un altro lato della piazza, l’Italienisches Dorfchen è un edificio basso, oggi adibito a ristorante, costruito dove erano le casupole degli scalpellini italiani che  costruirono monumenti come la Semper Oper o la Hoffkirche.

Sulla piazza si affacciano  anche la fiancata della Hoffkiriche e il più noto edificio di Dresda: lo Zwinger.

Lo Zwinger

Lo Zwinger è un grandissimo palazzo, o meglio complesso di palazzi simile a Versailles, di stile barocco, circondati da un canale, immersi in un grandissimo giardino di 147 ettari, con padiglioni, cortili, e gallerie che ospitano tre diversi musei.

Entro nello Zwinger attraverso la Porta della Corona Reale, porta con in cima la corona reale sormontata dalle 4 aquile polacche, una replica della vera corona che Augursto il Forte soleva portare (un po’ pesantuccia, non pensate?).

Questa, nei giardini dello Zwinger, è “il bagno delle Ninfe”, una bellissima fontana a giochi d’acqua.

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Dresda mi ha colpito soprattutto per l’immenso patrimonio artistico dei suoi musei. Tra questi, l’ Gemaldegalerie Alte Maister contiene nella Galleria dei Grandi Maestri oltre 2000 importanti opere d’arte antica, una delle maggiori collezioni europee, soprattutto di pittori italiani, fiamminghi, spagnoli e olandesi, tra cui ve ne sono alcune molto famose, di quelle che quando si vedono si pensa “ah ma è qui!”

dresden almeistergallerie

Ecco alcune di quelle, celeberrime, che mi sono piaciute di più; “la Madonna Sistina” di Raffaello,  con la sua espressione imperiosa e nello stesso tempo dolce, “la Venere Dormiente” di Gorgione, “il Trittico della Vergine e del Bambino”, di Jan van Eick, “il tributo della Moneta” di Tiziano e il “Ritratto di un uomo” di Velasquez,”Autoritratto con Saskia” di Rembrant.

Ecco la “Donna che legge una lettera”, di Vermeer, con lo straordinario gioco di intime luci ed ombre nella stanza.

Dresden Altmeistergallerie

Vi sono sale dedicate ai grandi dipinti di figure bene in carne di Rubens, altre ai bei ritratti di Van Dick,

ai paesaggi pieni di figure miniaturizzate dei fiamminghi, tra cui alcuni quadri di Bruegel il Vecchio dagli straordinariamente vivi colori (Peccato per i vetri sui quadri che vi creano odiosi riflessi).

Ci sono anche molti quadri del Canaletto, vedute di Dresda che come dicevo sono importantissime perchè talmente dettagliate e precise nei particolari, che sono servite a ricostruire i monumenti bombardati così come erano, almeno all’esterno.

Dresden Canaletto veduta di Dresda

Esco dal museo cacciata da una corpulenta frau che mi indica l’orologio: cerco di impietosirla, solo una sbirciatina nella sala successiva dove sta la madonna sistina, ma “nein, nein”.

La collezione fu iniziata dalla famiglia Wettin ma implementata soprattutto da Augusto il Forte. Il museo è molto ben organizzato e all’avanguardia tecnologica, pensate che hanno anche ricreato un museo virtuale su Second Life dove ci si può aggirare per le stanze per ammirare le opere collocate come gli originali, davvero divertente.

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Un altro museo dello Zwinger è la Haus des Glockenspiels, dedicato al carillon con 30 campane bianche di porcellana di Meissen, che ancora oggi allieta il pubblico quotidianamente con il suo delizioso concertino. Chi l’ha detto che le campane devono essere di bronzo?

Fuori dallo Zwinger mi aspettano ancora tanti monumenti.

La Residenza, o Castello, è un palazzo rinascimentale simile ad una fortezza, residenza dei re di Sassonia per 4 secoli e mezzo, fino al 1918.

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Dentro è un museo che racchiude delle collezioni preziose, tra cui quella della Grünes Gewölbe (Volta Verde), con diamanti, pietre preziose, gioielli, oro, argento, avorio, perle: una ricchezza davvero inestimabile che è stata oggetto, proprio poco tempo dopo la mia visita, di un clamoroso furto; sono stati rubati soprattutto gioielli antichi per un valore di circa 1 miliardo di euro. Si è salvato per puro caso il pezzo più importante, il “verde di Dresda”, diamante di 42 carati che era in prestito al Metropolitan Museum di New York.

dresden Residenz

La Neustadt

Attraverso il ponte sull’Elba e al termine  sull’altro lato del fiume trovo la statua equestre dorata di Augusto il Forte, con l’armatura romana come lui stesso volle, che mi accoglie nella Neustadt.  la “città nuova”. Da questa sponda si ammira tutto lo skyline della città vecchia, uno straordinario susseguirsi di monumenti. Vedere stagliare l’oro della corazza di Augusto il Forte contro lo sfondo di anonimi palazzi moderni è un curioso contrasto.

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Non è rimasto molto in questa parte della città, soprattutto a confronto con la Altstadt. La strada principale, la Hauptstrasse, non è più contornata dagli edifici originari, resta una strada piacevole perchè tutta adornata da alti platani e statue ed è il luogo dello shopping.

dresden neustadt

La Markethalle è il mercato coperto, come sempre molto vivace e ricco e da visitare per capire meglio le usanze alimentari di Dresda, tra salamini di tutti i tipi e asparagi bianchi.

C’è poi nella Neustadt una sorta di quartiere degli artisti, In questa zona sono rimasti molti edifici dell’epoca della rivoluzione industriale, a cui a volte si è cercato di dare colore con graffiti e murales che rendono ogni angolo una sorpresa;

dresden murales

qui ci sono locali e cortili su cui si affacciano piccoli bar, giardini in cui si mangia all’aperto, ed è diventato un luogo prediletto della cultura alternativa.

Nell’ übersichtplan Kunsthofpassage ci sono 4 cortili a tema che sono il puro trionfo della fantasia, ad es. quelli  delle foto sono dedicati rispettivamente alle figure fatate e agli animali.

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Nella piazza Lutero c’è un’antica  chiesa luterana, spoglia come tutti i luoghi di culto protestanti, ma con belle vetrate.

Invece la Dreikönigskirche è nota perchè ospita il famosissimo fregio della Totentanz, la Danza macabra di Christofer Walther del 1534,  in cui è scolpito il corteo di 21 uomini di ogni sesso, condizione ed età, accompagnati da tre scheletri, immagini della morte.

dresda neustadt

Il monumento a Schiller è circondato da uno splendido roseto. La Hauptstrasse finisce nella Karlsplatz, con due monumentali fontane.

Dresden Neustadt

Ogni tanto qualche edificio con dipinti o mosaici propagandistici di giovani operai con le mani protese verso l’avvenire ci ricordano gli anni del regime comunista. Invece il monumento alla liberazione dell’Armata Rossa è stato prontamente abbattuto, rimane il cartello che ne segna il luogo.

dresden comunista

C’è una moschea ricavata dall’antica manifattura di tabacchi, adattandone lo stile così che sembra davvero nata per essere ciò che è ora.

dresden moschea

Pfund è considerata la latteria, o forse più precisamente la formaggeria, più bella del mondo: 250 mq interamente ricoperti di ceramiche colorate dipinte ed in rilievo, che fanno bella mostra di sè dal 1892. Lo stile occhieggia al liberty. Una cosa simile l’avevo vista solo nell’antica horchateria Daniel di Valencia.

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La Neustadt mi sembra il luogo giusto per dedicarmi ad un po’ di shopping. Una cosa che mi attira molto sono le tipiche lavorazioni a traforo o le piccole figurine in legno, per la verità carissime.

Meissen, la culla della Sassonia

Nel tentativo di continuare lo shopping sono arrivata nella vicina cittadina di Meissen, da cui prendono il nome le celeberrime porcellane.  Si arriva facilmente con il treno, anche se poi c”è da camminare un po’ perchè la stazione è lontana dal centro.

La sorpresa positiva è che questa cittadina, chiamata “la culla della Sassonia” è un luogo molto bello, ricco di storia e di arte, dominato dall’Albrechtsburg, con il castello e la cattedrale.

La cattedrale, o Duomo dei Santi Giovanni e Donato, eretta tra 1250 e 1410, è riccamente decorata in stile tardogotico.

In stile tardogotico èanche il Castello, che  era un antico castello slavo,ma dopo essere stato conquistato ed ampliato fu residenza dei principi elettori di Sassonia.

Da qui si gode un bel panorama sulla città caratterizzata dai tetti rossi spioventi. A giudicare da questi tetti penso che d’inverno qui la neve e la pioggia non si risparmino.

Dall’Albrechtsburg si scende alla città bassa attraverso  prima delle scale e poi delle vie circondate da casette antiche tutte colorate.

In basso incontriamo il bel Markt, la piazza del mercato con la Frauenkirche con il primo carillon al mondo di campane di porcellana, e la Rathaus, il municipio gotico.

Girando per la cittadina sono molti i luoghi graziosi, le fontane, le piazze circondate da bei palazzi, gli angolini raccolti che si aprono all’improvviso rivelando scorci panoramici.

Le porcellane

Vado a visitare la manifattura delle porcellane di Meissen. Il museo ospita su più piani pezzi storici molto belli, veri capolavori irripetibili di arte della porcellana, ma in alcuni casi anche della scultura e della pittura.

Il gusto estetico e la scelta dei soggetti  cambia evidentemente negli anni dal 1700 ad oggi, dai servizi agli orologi, alle statuine umane agli animali.

i pezzi più moderni sono stilizzati, ma devo dire che sono quelli che mi piacciono di meno.

Oggi la manifattura vera e propria è stata spostta fuori da Meissen, e continua ad essere gestita dallo stato, per quanto è importante.

Quanto agli acquisti, mi accontento di prendere alla pasticceria un tè nelle tazzine di porcellana di Meissen, l’unica cosa accessibile, ma la gita a Meissen mi è servita per conoscere una città molto bella che non avrei immaginato.

 

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