San Gallo (Sankt Gallen in tedesco) è una ridente cittadina della Svizzera, capoluogo dell’omonimo cantone, situata in una vallata non lontana dal lago di Costanza, sulle rive del fiume Steinach. Io la conoscevo per i famosi pizzi San Gallo, ma è anche una cittadina tutt’altro che noiosamente grigia, anzi piuttosto graziosa e piacevole da visitare, che racchiude anche alcuni edifici dichiarati patrimonio Unesco.
E’ stata fondata da San Gallo, di cui porta il nome, il monaco irlandese che lì visse come eremita; il monaco benedettino San Otmaro invece nel 719 vi fondò un’abbazia che divenne molto florida, ed attualmente è stata elevata a sede di cattedrale vescovile ed è patrimonio Unesco. L’attuale cattedrale è in parte barocca e in parte rococò e risale al 1700. A questa chiesa hanno lavorato tantissimi importanti artisti di tutta Europa. L’interno tutto dipinto e ricco di stucchi bianchi è certamente molto carico, ma non pesante nel complesso.
Conserva anche tutto l’arredo originale, come questi splendidi confessionali a sinistra, ed è sede anche di una comunità parrocchiale particolarmente unita, come spesso avviene nei piccoli centri (e San Gallo in fondo è un paesone), se è vero che nella cattedrale si annuncia che domani nella casa parrocchiale tutti potranno mangiare la fonduta!
La cattedrale si affaccia sulla piazza principale, neanche a dirlo, Piazza San Gallo, con al centro la statua del monaco fondatore.
Ecco qui altri scorci dell’abside della cattedrale, la facciata di dietro che è la più sontuosa, e del complesso dell’abbazia, che è molto grande e non comprende solo la cattedrale.
Del complesso dell’abbazia fa parte anche la biblioteca, il cui interno lascia senza fiato. E’ considerato non per nulla il più bell’edificio rococò della Svizzera. Raccoglie 150.000 volumi, molti dei quali preziosi. Sul soffitto sono istoriati i quattro concili ecumenici della Chiesa, mentre sulla porta è scritto in greco “medicina dell’anima”.
Un’ altra chiesa importante di San Gallo è San Lorenzo, con tetto di mattonelle policrome che assomiglia un po’ alla celebre Santo Stefano di Vienna. E’ una chiesa luterana, come la maggior parte degli abitanti di queste zone, che furono convertite al protestantesimo da Vadian, che vediamo nel monumento qui a fianco,eretto nella Marktplatz.
Una caratteristica particolare di San Gallo sono le bow-windows, balconi coperti tutti colorati e decorati. Alcune sono dipinte, altre sono di legno scolpito. Donano movimento e grazia alle casette in cui sono inserite. Se ne contano ben 111! La loro tradizione risale al medioevo, quando contraddistinguevano le case importanti dei mercanti, e poi questa tradizione si è tramandata fino anche alle case del 1800. E’ divertente andare in giro per le stradine della cittadina, a testa in su per scovarle qua e là tutte quante.
Ecco sopra e ai lati tre esempi: balconi dipinti, con sculture policrome nella pietra (questo si trova sulla casa zum Gruenen Hof) e di legno.
Molte casette hanno il tetto a punta, la tipica trabeatura in legno sullo sfondo di calce bianca, o sono dipinte, o hanno torrette o altri elementi architettonici che le rendono molto mosse e graziose
Ah, sotto la prima casa della fila, quella che sembra la casa di marzapane di Hansel e Gretel, non poteva mancare il simbolo per eccellenza della Svizzera, una splendida “chocolaterie”, con fonduta a cascata di cioccolato e tanti cioccolatini fatti a mano di tutti i tipi. E poco lontano, proprio di fronte all’ingresso della chiesa di San Lorenzo, ecco questa insegna di una “pralinerie” con tanto di monumento alla pralina. Qui mi fermo a bere un’ottima cioccolata con panna.
Ancora, nella Turmgasse, case un po’ fatate come questa tutta dipinta o queste altre dai bei balconi coperti…
E poi ci sono i negozi con le tipiche cose che ti aspetteresti di trovare qui, dagli orologi svizzeri ai pizzi di San Gallo (e insieme ai pizzi anche i prodotti tessili per cui la cittadina è anche nota). Esiste anche un museo del pizzo di San Gallo e dei tessuti. Naturalmente senza dimenticare banche e coltellini svizzeri.
Molte sono sono le case che hanno un’insegna particolare, un elemento distintivo che dà loro il nome, come un uccellino o una testa di moro, e a girare per le vie del centro non ci si annoia mai.
Molti palazzi hanno anche delle belle decorazioni dall’inconfondibile stile liberty che io amo tanto.
E poi ci sono tanti monumenti, che hanno un che di fiabesco anche essi, perchè non sono statue di personaggi famosi, ma un orso, dei bambini col cane, un bimbo gigante all’ingresso della biblioteca.
Questa è la Conzerthalle, mentre quella che si vede dietro, di orrendo cemento, è l’Opera, probabilmente è stata realizzata così in funzione dell’acustica più che dell’estetica.
Nella foto a sinistra la chiesa di Santa Caterina, che era un antico convento del 1200 con annesso un grazioso chiostro, mentre da dietro spunta il campanile bianco della chiesa evangelica di Sant’Auden.
Entrando nel cuore della città vecchia possiamo trovare le più antiche case di San Gallo, secondo il solito stile delle trabeature in legno, che però sono un po’ inquietanti perchè sono tutte storte e un po’ rigonfie, anche se sicuramente suggestive.
Nell’antico mercato coperto qui a fianco ci sono mostre ed eventi a tema, in questo momento una specie di catering di cibo tipico turco.
Questo a destra è un pezzo rimasto della cinta muraria che anticamente circondava tutta San Gallo.
Ci sono anche degli spunti di architettura contemporanea, come questa entrata di un passaggio sotterraneo di Calatrava. Passeggiando, arriviamo casualmente in uno dei posti più caratteristici di San Gallo: improvvisamente la strada diventa rossa, e girato l’angolo ecco un’enorme area pavimentata di rosso, con gli arredi urbani rossi: è il centro Raffeisen, che era un banchiere e mecenate del secolo scorso. Questa zona della città è stata completamente ricoperta di graniglia rossa e non è stata vietata al traffico delle macchine, che possono passarvi sia pure a velocità rallentata, però è stato creato uno spazio di aggregazione di cui la gente si è subito appropriata, viene e si siede su queste panchine rosse con relativi tavolini, sotto alle sculture di pietra rossa sospese in aria. C’è anche un’automobile tutta di pietra rossa.In un angolo della strada rossa si trova la vecchia Sinagoga.
Questa splendida fontana rappresenta le tre ninfe del mare, sorrette da tre puttini che cavalcano rispettivamente un pesce, un cigno e una tartaruga.
Sullo sfondo della fontana il bellissimo palazzo che ora è dell’Unione delle Banche Svizzere, sulla cui facciata sono rappresentati i commerci, ed in particolare le sculture alludono ai commerci con l’America (vedasi ad es. la scultura coronata come la Statua della Libertà).
Insomma, San Gallo è uno di quei posti dove non vi viene in mente di andare apposta, ma invece è fantastico per passare un bel week-end allegro, un posto da visitare magari abbinandoci una gita al lago di Costanza, divertendovi a curiosare per le sue strade senza particolare impegno, a indugiare nelle sue pasticcerie e nei suoi negozi di pizzi, e a stupirvi due volte, perchè tutto questo dalla remota provincia Svizzera non ve lo aspettavate, vero?
adoro le case a graticcio! sono stata in svizzera solo una volta e non sono stata a San Gallo. che dici, ci devo tornare? 🙂
Tutta la cittadina sembra più alsaziana che svizzera, ma la biblioteca rococò… l’amore a prima vista! Non credevo esistessero posti così, la devo vedere assolutamente, grazie per la dritta!
Quanti dettagli hanno queste case! Sono colorate e anche molto decorate, non immaginavo minimamente che la Svizzera potesse essere così particolare. Faccio mea culpa e penso ad un possibile viaggetto! 😉
Ma che bello questo paesino della Svizzera, dalle foto mi ricorda molto l’Alto Adige o la Germania. Sono bellissime le finestre a graticcio colorate e, per essere un paesino, ha veramente tanto da regalare. Me lo segno per un prossimo giro in svizzera.
Non la conoscevo è pur leggendo il nome non mi veniva l’associazione con il celebre pizzo. Ricchissima di Chiese, conventi ed abazzie ma anche un po’ colorata, ho intravisto una casa a Graticcio… un vero mix di componenti questo luogo!
San Gallo per me è davvero una città interessante. L’ho vista più volte quando vivevo in Svizzera e me la sono goduta tanto. Tutte le città in prossimità del Lago di Costanza hanno storia da vendere e io le ho adorate.
Non ci sono mai stata ma devo dire che sembra molto interessante e ricca di particolari! La biblioteca è qualcosa di spettacolare..
la Biblioteca è bellissima ci passerei delle ore, così come la piazza ed i dettagli delle case e delle vie. Non sapevo che il pizzo San Gallo provenisse proprio da qui! Davvero una scoperta carinissima
Bellissime le case colorate a graticcio! Non sapevo di poterle trovare anche in Svizzera. In Svizzera sono stata solo a Ginevra e l’ho trovata (ovviamente) un po’ cara, è così cara anche San Gallo?
Io ho calcolato circa 1/3 in più rispetto all’Italia
Con questo post ho imparato tante cose, grazie! Ma la cosa che ho capito è che devo assolutamente andare a fare un bel giro in Svizzera, passando assolutamente da San Gallo. Grazie ancora.
Che amore San Gallo non me l’aspettavo per niente cosi carina! tra l’altro ho un amico che viene da li
Non conoscevo la biblioteca dell’Abbazia come esempio di Rococò nel Canton Gallese; bellissima a dir poco. È una zona che frequento poco e sono rimasta sorpresa per le bellezze che hai descritto, prima o poi devo passarci!
Che cittadina particolare, un vero gioiellino. Ricchissima di decorazioni, la visiterei sempre con il naso all’insù per non perdermene nemmeno una!
Non ci sono mai stata!
Sembra molto bello e colorato questo paesino svizzero!
L’itinerario che hai proposto è davvero molto interessante, non sono mai stata in Svizzera. Ma devo confessarti che dal titolo del tuo post che mi sto chiedendo: ma San Gallo è quel posto famoso dove producono i calzini di alta qualità? A parte questo io amo l’arte e le chiese perciò mi segnerò alcuni passaggi del tuo viaggio nella speranza di poter visitare San Gallo!!!
Sì, anche il filato dei calzini ! 🙂