Un itinerario tra le città d’acqua della Cina
Dopo aver visitato Suzhou e Tongli, ho voluto completare il mio itinerario tra le città d’acqua della Cina con due villaggi altrettanto affascinanti: Wuzhen e Xitang.
No, non è un noioso doppione. Entrambi si trovano a breve distanza da Shanghai e sono perfetti per una gita in giornata, ma hanno un carattere diverso sia da Tongli sia tra di loro: Wuzhen colpisce per i suoi musei particolari e le atmosfere scenografiche, mentre Xitang conquista con i suoi ponti, i vicoli coperti e il romanticismo delle luci serali.
Partendo in macchina da Shanghai, in meno di due ore di viaggio si passa dai grattacieli della metropoli a un paesaggio antico, sospeso sull’acqua.

Wuzhen: cosa vedere nel villaggio sull’acqua più scenografico
Un’atmosfera da fiaba con 1300 anni di storia
Arrivata a Wuzhen, mi è sembrato di entrare in un’altra epoca. Abbiamo preso una barca, con tanto di “gondoliere” col cappello tipico, e abbiamo incominciato a scivolare tra canali silenziosi, ponti arcuati, case in legno e pietra molto suggestivi. L’ho chiamato gondoliere perchè la tecnica di remata è analoga benchè la barca non sia curva: il remo viene usato anche come timone, sempre dallo stesso lato della barca.

Anche le vie interne, parallele ai canali, sembrano sospese nel tempo, con un’atmosfera da medioevo orientale.
E in effetti Wuzhen vanta una storia di oltre 1.300 anni: fondato in epoca Tang, fu per secoli un importante centro commerciale grazie alla sua posizione sul Grande Canale Imperiale, che collegava Pechino a Hangzhou. È stato anche un luogo di scambi culturali, artigianato e produzione tessile.

Oggi mantiene intatto il fascino delle dinastie Ming e Qing, con stradine lastricate, case in legno, ponti in pietra e un reticolo di canali che la rendono un vero museo a cielo aperto.

Per entrare oggi si paga un biglietto, ma d’altra parte succede così anche a Venezia, questo non lo rende meno autentico. All’ingresso un bel monumento ritrae le atività tradizionali sull’acqua.

Musei curiosi e tradizioni artigiane
Wuzhen non è solo un villaggio da ammirare, ma anche da scoprire. Alcuni piccoli musei rendono la visita sorprendente:
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Il Museo dei letti antichi cinesi, con pezzi intagliati finemente col tipico baldacchino di legno, che raccontano non solo il riposo ma anche il ruolo simbolico del letto nella cultura familiare e l’evoluzione degli stili nei secoli. Un artigiano impiegava anni per realizzare anche un solo pezzo!

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Il Museo delle tinture a indaco, un luogo unico, dove grandi tessuti blu e bianchi sono appesi ad asciugare tra strutture in legno. Il contrasto cromatico e la scenografia sono spettacolari, quasi un set fotografico naturale. Ancora oggi si producono le tradizionali stoffe azzurre con disegni floreali bianchi.
Questi disegni sono fatti su stampi di legno pressati sulla stoffa, imbevuti di particolari agenti che resistono alla presa del colore, quindi le stoffe sono colorate con un colore indaco tipico, di origine vegetale, e questo processo di colorazione viene ripetuto anche 8 volte per ottenere un bell’azzurro brillante, poi vengono rimossi gli agenti antiaderenti. Con l’arrivo delle stoffe occidentali realizzate con processo industrializzato sembrava una tradizione destinata a morire, mentre oggi è tornata di gran moda con un nuovo look e queste stoffe sono molto ricercate per pezzi di artigianato legati alla tradizione. - Piccoli musei dedicati alla medicina tradizionale cinese e alla produzione della seta, che completano la visita.

- Il museo dedicato al poeta Mado Dun, che oltre a documenti relativi alla sua vita, relativamente poco interessanti per i non amatori, espone tutta una serie di costumi tradizionali della borghesia cinese nel passaggio tra l’impero e l’era comunista ed ha una sezione interessante che rappresenta con dei plastici tutte le principali fetività cinesi.

Un tramonto indimenticabile sui canali
Il momento più suggestivo della giornata a Wuzhen è stato il tramonto. Ho preso una barca nella zona ovest e, mentre il sole calava, l’acqua si tingeva di riflessi dorati e le prime lanterne si accendevano, in un’atmosfera intima e poetica, ma sono dovuta scappare per raggiungere Xitang e godermi lì l’arrivo della sera

Xitang: cosa fare nel villaggio dei ponti e dei vicoli coperti
Una città sospesa tra acqua e tempo
Dopo Wuzhen, mi sono spostata a Xitang, un borgo ancora più antico, con oltre duemila anni di storia e, se dovessi scegliere una città d’acqua, il più scenografico. Qui l’elemento distintivo sono i suoi numerosi ponti (se ne contano decine) e le lunghe gallerie coperte che corrono parallele ai canali. Camminarci sotto significa vivere un ritmo lento e romantico, protetti dal sole o dalla pioggia, in una cornice intima e suggestiva.

Atmosfera da set cinematografico
Anche Xitang ha il suo lato fiabesco: turisti in abiti tradizionali camminano lungo i vicoli, aggiungendo colore e vivacità al borgo. È una moda molto diffusa: affittano i costumi per scattare foto, ma il risultato è che l’intero villaggio sembra popolato da personaggi usciti da una leggenda.
La cosa strana è che Xitang, con il suo incredibile fascino, è molto conosciuta dai turisti cinesi, ma è pochissimo frequentata da turisti occidentali, il che la rende ancora molto autentica. Pensate che diverse volte i cinesi ci hanno fermato per fare la foto con mia figlia perchè i suoi lunghi capelli biondi erano ancora una curiosità lì.

Xitang regala atmosfere molto particolari e tipiche. Non a caso alcune scene di Mission Impossible III con Tom Cruise sono state girate proprio qui. non serve molta fantasia per capire perché i registi abbiano scelto questa cornice.

La magia delle luci serali
La cena lungo il canale è stata il momento clou della visita a Xitang. Con il calare della sera, le case storiche si sono illuminate con migliaia di lanterne rosse e gialle, i ponti hanno riflesso la loro sagoma sull’acqua e l’intero villaggio è diventato un paesaggio da sogno. È un luogo che di sera esprime il meglio di sé, regalando immagini da cartolina.

Il salvataggio della tartaruga dal ristorante
La cena lungo il canale è stata memorabile, non tanto per il locale e il pasto (i ristoranti di strada cinesi sono mediamente sporchini e ci vuole tanto spirito di adattamento, ti danno un set di piatti di plastica che lavano in grandi bacinelle), quanto per il fatto che cercando il bagno mi sono imbattuta in un acquario usato per tenere vive le pietanze ittiche, in cui insieme ai pesci nuotava una povera discgraziata tartaruga, considerata una prelibatezza culinaria.

Così tra le risatine dei camerieri, ma anche con i complimeneti dei più giovani turisti cinesi che hanno un’altra sensibilità, ho deciso di acquistare una tartaruga viva e liberarla in un canale. È stato un piccolo gesto simbolico, ma mi ha regalato una forte emozione e ha reso questa tappa ancora più personale e indimenticabile.
Differenze tra Wuzhen e Xitang
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Wuzhen è più storico, artistico e culturale: i musei, le botteghe artigiane e i grandi spazi rendono la visita completa e ricca di scoperte. (sito ufficiale di Wuzhen).

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Xitang è più scenografico, intimo e poetico, con i suoi ponti, le gallerie coperte e l’atmosfera notturna che conquista. Per scoprire curiosità e dettagli storici, puoi consultare anche la pagina dedicata a Xitang su Wikipedia.

Visitati nello stesso giorno, offrono due esperienze diverse e complementari: Wuzhen stupisce di giorno, Xitang incanta al tramonto e di sera.
Consigli di viaggio per Wuzhen e Xitang
Come arrivare da Shanghai
Entrambi si trovano a 1–2 ore di distanza da Shanghai. È possibile raggiungerli in treno o autobus, ma per vivere l’esperienza senza stress consiglio un tour privato con guida: ottimizza i tempi e permette di godersi la giornata senza pensieri.
Quando andare
I periodi migliori sono la primavera (marzo–maggio) e l’autunno (settembre–novembre). Il clima è mite, le giornate piacevoli e i colori naturali rendono i canali ancora più fotogenici.
Quanto tempo dedicare
Un giorno è sufficiente per visitarli entrambi: la mattina e il pranzo a Wuzhen, il pomeriggio e la cena a Xitang. Chi ha più tempo può valutare un pernottamento in una guesthouse tradizionale, per vivere l’atmosfera dei canali anche di notte.
Cosa non perdere
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A Wuzhen: il Museo dei letti antichi, il Museo delle tinture a indaco e un giro in barca individuale.
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A Xitang: i ponti illuminati di sera, le gallerie coperte e una cena sul canale.

👉 Se vuoi proseguire l’itinerario tra le città d’acqua della Cina, leggi anche il mio racconto su Suzhou e Tongli.
