Gnomi, folletti & C.: creature fantastiche nel mondo

Sul pianeta Terra , fianco a fianco con le donne e gli uomini di tutte le diverse culture, vive una grande famiglia di creature fantastiche, che da sempre popolano l’immaginario collettivo e  rendono vivaci le tradizioni popolari.

Impossibile elencarli tutti, solo in Italia ogni valle montana o  ogni isola ha la sua creatura fantastica, burlona, benevola o cattiva, ma in questo post, insieme ad alcune amiche Travel Blogger Italiane, vi vogliamo raccontare di alcuni degli esseri mitologici e magici incontrati nei nostri giri per il mondo che più ci hanno incuriosito o colpito.

Partiamo da casa nostra. L’Italia ha tantissime leggende, e questo è facilmente spiegabile perchè la cosmopolita civiltà romana ha assimilato una quantità di miti di tutto il mondo antico, perchè la divisione politica che nel corso della storia ha caratterizzato la nostra penisola ha mantenuto anche le differenze nella cultura popolare, e perchè la conformazione geografica stessa, così varia dal mare alle pianure alle colline ai monti, ha comportato una differenziazione  degli esseri mitologici e magici.

Il sentiero di gnomi e folletti a Bagno di Romagna (Cristina di Folletti in Viaggio)

Veniamo ai luoghi scelti dalle nostre travel blogger. Chi potrebbe essere più adatto ad aprire le danze che Cristina,una blogger che ha fatto dei folletti il proprio marchio di fabbrica, tanto da chiamare il proprio blog “Folletti in viaggio“?

Cristina, per avvicinare i nostri lettori alle creature fantastiche che popolano il territorio italiano, parlaci di una posto speciale dove possiamo scoprire gnomi e folletti.

“In Romagna c’è un sentiero davvero particolare, che tra gnomi e folletti vi farà scoprire la bellezza incontaminata delle foreste emiliane. Siamo a Bagno di Romagna, vicino al fiume Savio, dove si snoda un percorso di circa 2 km, adatto a tutti, sul meraviglioso Appennino Tosco-Romagnolo, all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.


Il sentiero è sempre aperto ma è in estate che lo gnomo Bagnòlo dà il meglio di sé organizzando giochi per bambini, eventi a tema e intrattenimento durante il percorso.
Entrare nel magico mondo degli gnomi e delle fate ci fa scoprire la natura incontaminata di questi luoghi e tante storie sui piccoli tesori del bosco che ci fanno volare nel mondo della fantasia. La leggenda racconta che Bagnòlo ed i suoi amici gnomi abitino il bosco dell’Armina da millenni e abbiano costruito ponticelli, sculture di pietra, sagome di animali e tante casette.

Le storie raccontate dagli gnomi e dai folletti del bosco sono sempre meravigliose per grandi e piccini che potranno leggerle sui pannelli lungo il percorso. Ovviamente ci saranno anche gli gnomi dispettosi e rispettare il loro habitat e insegnargli ad essere corretti fa parte del nostro compito durante l’esperienza.
La fiaba di Bagnòlo inizia alla Radura degli Gnomi dove ci sono scuola, osteria, cinema ed ostello ma anche una discoteca, la sede del Gran Consiglio e il pozzo dei desideri. Non dimentichiamo le calde terme che sgorgano dal sottosuolo e sono famose in tutta la Romagna.

sentiero gnomi bagnolo

Ad un certo punto dovrete togliervi le scarpe per fare un tratto di bosco dove scoprire cose che solo gli gnomi sanno. Cosa dite? Il pranzo? Beh sì, gli gnomi sono dei gran mangioni e per questo hanno pensato di organizzare un ottimo pic-nic che potrete ricevere appena entrati e degustare dove vorrete nel bosco degli gnomi. Noi ci ritorneremo sicuramente quest’estate, intanto se vuoi seguire le nostre avventure intorno al mondo vai su Follettiinviaggio.com

Le driadi del Lago di Garda – Kristina di Nerdinspalla

Dal verde della Romagna passiamo alle rive ombrose di boschi dei grandi laghi del nord Italia, con nuove fatate creature di cui ci racconta Kristina, blogger di Nerdinspalla. Kristina, che segreti custodisce il Lago di Garda?

“C’è questo lago che un tempo si chiamava Benaco prendendo il nome dal dio, figlio di Nettuno, che lo proteggeva, e su questo lago c’è un’isola abitata da creature fatate che la proteggono.
Passeggiando nel bosco di quest’isola, tra le fresche ombre delle foglie, potrete scorgere con la coda dell’occhio figure semiumane e girandovi di scatto… le vedrete davvero! Alcune sono armoniose e solari mentre altre sono ammantate di ombre e timidamente nascoste; certe sono fuse tra la vegetazione, altre preferiscono le rive e altre ancora vi accoglieranno e vi guideranno durante la vostra esplorazione di questo luogo che confina con la magia.

kristina nerdinspalla driadi lago garda

Il lago è il Garda e l’isola si chiama appunto Isola del Garda. Qui potrete incontrare le opere dello scultore Gianlugi Zambelli che ha popolato la zona boschiva con creature che sembrano in tutto e per tutto numi tutelari che escono dalla vegetazione.

Proprio come vere driadi queste opere sono fatte di legno e si fondono con il paesaggio, tanto che alcune potrebbero addirittura essere difficili da individuare e, proprio come le creature boschive a cui si ispirano, sembrano seguire il ciclo vitale del bosco, prosperando quando esso è più rigoglioso e intristendo nei punti in cui esso è più ombroso.

kristina nerdinspalla lago garda

E’ possibile prenotare visite sull’Isola del Garda, che è privata,partendo da diversi paesi sulla riva del lago. Il viaggio in traghetto durerà dai 15 ai 40 minuti, a seconda del porto di partenza che avrete scelto, e la visita includerà anche un tour del meraviglioso palazzo neo-gotico veneziano con i suoi giardini fioriti e le serre odorose oltre, ovviamente, a darvi la possibilità di passare diverso tempo cercando di individuare tutte le creature che abitano il bosco… ma state attenti! Le più misteriose e timide non si trovano sui sentieri!”

La sfilata dei Krampus di Merano – Elisa di Unviaggioinmente

Dalle dolci e belle driadi a figure demoniache che si annidano tra le cime delle nostre alpi; ce ne parla Elisa di Unviaggioinmente. Se volete approfondire il tema potete leggere il suo post dedicato a Merano che vi ho linkato sopra. Elisa, raccontaci della bella città di Merano e della tradizione della sfilata dei suoi cattivissimi Krampus?

” La città di Merano è una bella meta del Trentino-Alto Adige, ricca di attrazioni. Infatti, questa città è conosciuta: per le sue terme, per i numerosi sentieri che permettono di visitare a piedi la città chiamati passeggiate , per i giardini di Castel Trauttmansdorff e per essere stata meta di villeggiatura della Principessa Sissi.

Merano

Però Merano diventa una meta imperdibile, soprattutto durante il periodo dei mercatini di Natale, dove le bancarelle si susseguono lungo la bella passeggiata che costeggia il torrente Passirio.

Nel periodo natalizio, oltre a perdersi tra bancarelle e chioschi di prodotti tipici, è possibile assistere anche alla tradizionale sfilata dei Krampus. Ma chi sono questi Krampus? Si tratta di figure demoniache, un po’ uomo e un po’ animale, che la vigilia di San Nicola, il 5 dicembre, accompagnano il santo per le vie del paese, durante la tradizionale sfilata.

La leggenda del Krampus nasce molto tempo fa, quando nei periodi di carestia, si dice che i giovani dei piccoli paesi di montagna si travestissero con: pellicce, piume, pelli e corna di animali. Poi, così camuffati, andavano in giro a terrorizzare e derubare gli abitanti dei villaggi vicini.

merano krampus

Durante queste scorribande, i giovani si accorsero che tra di loro vi era un impostore, un demone che si riconosceva dagli altri ragazzi solo grazie alle zampe a forma di zoccolo di capra. Venne dunque chiamato il vescovo Nicola per esorcizzare l’ inquietante presenza, che una volta sconfitto divenne servitore del santo.

Da quel giorno, i Krampus sfilano la vigilia di San Nicola, non più a depredare ma a punire i bambini cattivi, accompagnati dalla figura del vescovo che aveva sconfitto il male.

La figura dei Krampus è famosa in tutto il nord Europa, soprattutto in Germania e in Svizzera, mentre in Italia è principalmente il Trentino-Alto Adige a mandare avanti questa tradizione. Se decidete di visitare la bella Merano, organizzatevi in modo da assistere alla sfilata dei Krampus la vigilia di San Nicola.”

Gli gnomi contestatori di Breslavia – Paola di Tryatrip

Scherszose, affascinanti, perfide, ma anche socialmente impegnate queste creature fantastiche, come ci insegna Paola, blogger di Tryatrip. Che ne dici Paola di guidarci in una divertente caccia al tesoro cittadina alla ricerca di piccole creature  contestatrici davverdo toste e simpatiche a Breslavia? 

“Gnomi, nani, piccole creature del bosco o del sottosuolo, uscite dalle fiabe o dal folklore, piccoli barbuti sempre vecchi dal cappello rigorosamente a punta, sono i custodi dei tesori che la natura nasconde ai più.

Un po’ giardinieri un po’ minatori, maghi o alchimisti, determinati ma generosi, capaci di grande testardaggine e irritabilità se provocati, i nani sono una specie ricorrente nella mitologia europea così come nei racconti fantasy. Ciò che emerge con costanza è il loro tratto indiscusso di onestà e lealtà, sempre dotati di un forte senso di giustizia e di amicizia. I nani sono brave persone, messaggeri di valori positivi.

tryatrip wroclav gnomi

Sarà per questo che a Breslavia, in Polonia, hanno scelto proprio i nani come biglietto da visita della città. Il progetto è nato nel 2005 come arte urbana per abbellire e rendere simpatico il contesto cittadino. Oggi conta centinaia di statuette (più di 600) sparse in ogni angolo della città diventate una vera e propria attrazione turistica. La caccia al nano è diventata un modo divertente per costruire itinerari di visita coinvolgenti.

Ogni statuetta ha un disegno unico ed è messaggera di aspetti culturali e sociali, locali o internazionali.

tryatrip breslavia

Gli gnomi di Breslavia raccontano condizioni sociali e umane e anche i mestieri, come lo spazzacamino, l’avvocato, il navigatore, il macellaio, i pompieri o il professore, collocato appena fuori il portone d’ingresso dell’università di Breslavia (non perdetevi la visita della sala leopoldina e della torre della matematica). Tra gli studenti dell’ateneo si è infatti diffusa l’usanza beneaugurale di toccargli il cappello prima di ogni esame: la lucentezza del suo copricapo dimostra che a crederci sono in molti.

Ne esiste anche uno particolarissimo: il lampionaio, appeso ad una lampada a gas sul ponte Tumski. Questo mestiere esiste ancora a Breslavia, nell’isola della cattedrale: Ostrów Tumski. La città vecchia, oggi come un tempo, è illuminata da lampade a gas, ogni sera accese dal lampionaio che si muove a piedi con un lungo bastone dotato di fiammella.

Ma perché proprio gli gnomi?

La scelta è legata a motivi storici e politici. Nei primi anni ’80, durante il periodo della legge marziale in Polonia, si era diffuso un movimento di resistenza pacifica chiamato “Alternativa Arancione”.  Una delle loro caratteristiche era quella di deridere il governo dipingendo nani arancioni sui muri della città. Spesso erano dipinti con slogan o con riferimento a prigionieri politici, ma avevano anche un carattere giocoso ed estroso, che contrastava con la grave situazione politica dell’epoca.

breslavia gnomi

L’eredità dei nani arancioni è diventata quindi fonte di ispirazione per artisti di strada e per messaggi promozionali sia pubblici sia privati. Ci sono esercenti che per attrarre turisti acquistano un nano da collocare appena fuori al proprio locale e ci sono città estere che in nome del gemellaggio con Breslavia ospitano nani Expat.

Se volete sapere di più sugli gnomi andate al Krasnal Info, proprio accanto alla torre del municipio. Qui potrete trovare mappe per agevolare la vostra ricerca, conoscere le abitudini dei nanetti e i loro luoghi preferiti, e anche portarvi a casa un souvenir a tema.”

Cile, Isola di Chiloè: il Trauco e l’ Ivunche

E per finire la carrellata di creature curiose, ecco il mio contributo. Io vi porto dall’altra parte del mondo, sull’ Isola di Chiloè,  a largo della regione dei laghi del Cile, un tempo punto di sosta sulla rotta delle baleniere,  luogo ancora oggi selvaggio e quasi fuori dal mondo, riserva naturale dove gli insediamenti umani sono un avamposto sull’oceano fascinoso e  letteralmente impregnato di magia.

isola di chiloè

Qui la fantasia popolare di un universo ristretto ha cercato di dare spiegazione ai fenomeni naturali, alla vita e alla morte,  legando le forze della natura e gli accadimenti umani a tante creature fantastiche che trovano posto nei racconti tramandati di generazione in generazione, nei monumenti, nel museo e nelle botteghe di artigiani del legno.

La creatura più originale di Chiloè è il Trauco, una versione ingentilita del troll,  un personaggio singolare alto circa 90 cm che abita  nei boschi insieme con la moglie, la Fiura.Indossa un lungo cappello conico con cui si protegge dal sole e dalla pioggia, e  un vestito lungo, fatti entrambi di una pianta locale, la Quilineja.

el trauco isola di chiloè

Il Trauco è piccolino ma molto forte: con la sua ascia di pietra in soli tre colpi riesce ad abbattere qualsiasi albero. Non è molto amichevole con gli uomini: con il suo alito torce la bocca o uccide chi incontra.

Ma con le donne è di tutt’altra pasta: le ama moltissimo e tutte si innamorano di lui; se per caso resistono lui provoca loro sogni erotici che le fanno cadere tra le sue braccia. Basta la sua presenza perchè le donne restino incinte, e siccome ai miti un tempo si credeva davvero, questa era la scusa che alcune donne in stato di gravidanza proponevano candidamente ai mariti cornuti.

Ma il Trauco non è il solo essere strabiliante di Chiloè. El Invunche , il guardiano della grotta di Quicavì, è un personaggio in grado di far  venire i brividi a chiunque. Fu rapito alla nascita alla sua famiglia e consegnato alle streghe. Nella grotta crebbe nudo e le streghe lo storpiarono rigirandogli l’osso di una gamba perchè non potesse fuggire, gli spalmarono sulla schiena una crema che gli fece crescere un folto pelo, e gli biforcarono la lingua. Si nutrì con il latte di un gatto nero e  carne d’oca, ma quando fu adulto adottò come dieta la carne umana presa dai cimiteri.  La sua carne ha il potere di curare qualsiasi malattia.

el invunche isola di chiloè

Così l’ Invunche passa tutta la sua vita nella caverna , col permesso di uscirne solo per nutrirsi e se si fa vedere in città è per annunciare una grossa sfortuna, ma attenzione, quando una grotta è distrutta, l’Invunche si stabilisce in un’altra, quindi se vi avventurate in una grotta potreste trovarvelo lì davanti all’improvviso!

Un mondo di creature fantastiche

Bene, con questo piccolo assaggio speriamo di avervi incuriosito e di avervi ispirato  nella programmazione di qualche viaggio vicino o lontano alla ricerca delle creature fantastiche che popolano il mondo.

Avremmo potuto parlarvi degli elfi di Rovaniemi, che aiutano silenziosamente Babbo Natale a fabbricare i fiocattoli e ad accudire le renne tutto l’anno tra i boschi innevati della Finlandia, e che hanno anche una scuola tutta loro dove insegnano ai bambini a fare gli squisiti biscotti allo zenzero e a costruire i cappelli di feltro.

elfi rovaniemi

Oppure dei divertenti  troll di tutto il mondo nordico, che assumono diverse sfumature nei vari paesi scandinavi. In  Danimarca i troll sono molto allegri e un po’ pasticcioni. Si lavano poco e si scaccolano ma diciamolo, sono proprio simpatici.

troll Copenaghen

invece i troll islandesi assorbono un po’ di cupezza dal paesaggio lunare di questo paese, e sono creature notturne che si trasformano di giorno in roccia e riempiono di vita misteriosa le sterminate distese di massi vulcanici coperti di muschio delle coste dell’Islanda. Questi scogli sono nella leggenda troll con la loro nave non attraccati  in tempo prima del tramonto e trasformati per sempre in pietra.

troll trasformati in scogli islanda

E potremmo continuare così con esserini sparsi in tutto il mondo.

E voi quali creature fantastiche conoscete ?

One thought on “Gnomi, folletti & C.: creature fantastiche nel mondo

  1. Quante idee divertenti e insolite! Visiterò sicuramente il sentiero degli gnomi a Bagno di Romagna, abito abbastanza vicino e non lo conoscevo!

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