Varaždin è stata l’antica capitale della Croazia; candidata a diventare patrimonio UNESCO, piccolina e molto curata, con un’evidente influenza austroungarica, del suo passato importante danno testimonianza edifici pubblici e privati barocchi, giardini e parchi, monumenti e chiese e il suo bianco castello, tutti concentrati su una superficie molto ristretta, in gran parte zona pedonale, e quindi molto d’impatto nel loro insieme, tanto che Varaždin si è conquistata l’epiteto di “piccola Praga” o ancora di “piccola Vienna”.
Naturalmente un confronto concreto con Praga o Vienna non si può neanche lontanamente fare, ma Varaždin resta certamente una cittadina bella e fascinosa. Ingiustamente e fortunatamente (ancora) dimenticata dai circuiti turistici, ad un’ora circa da Zagabria tramite l’autostrada E65/E71, vale certamente un paio di giornate di visita che possono diventare di più se ci si vuole fermare a godere delle zone termali nei suoi paraggi, a passeggiare tra i numerosi itinerari naturalistici che la circondano e a visitare alcuni romantici castelli a poca distanza, tra cui il famoso fiabesco Castello di Trakoscan, a 45 minuti da qui.
Con l’automobile vi consiglio di percorrere il perimetro della zona pedonale, per poter amirare diversi edifici monumentali, tra cui il Teatro Nazionale Croato, costruito a fine ‘800 in stile neorinascimentale viennese.
Poi parcheggiate la macchina nei pressi del bel parco Setalište Vatroslava Jagića e dimenticatela, potrete passeggiare senza fatica nel raccolto centro storico, dove tutte le attrazioni sono a portata di piede.
Io ho alloggiato all’Arbia Dorka Heritage Palace, che dà proprio sul parco, un palazzetto storico di sole 6 camere molto spaziose, curate ed accoglienti.
Iniziate l’itinerario con una breve passeggiata nel parco cittadino Vatroslav Jagic, un parco risalente al 1800 con molte specie di alberi e un’atmosfera romantica, un padiglione di legno e diversi busti e sculture. Ci sono anche dei chioschi dove sedervi a bere qualcosa in messo al verde.
La Cattedrale dell’Asssunzione di Maria Vergine
Sulla destra del parco c’è la via Pavlinska, sulla quale incontrerete Cattedrale dell’Assunzione di Maria Vergine (Katedrala Uznesenja Blažene Djevice Marije) , chiesa barocca costruita nel corso del 1600 dai Gesuiti. Non è particolarmente impressionante, anche se ha un bel portale protobarocco.
All’interno un complesso altare dorato con intagli e una pala dell’ Assunzione.
La cattedrale ha un’acustica eccellente e vi si svolge una nutrita stagione concertistica, specialmene dedicata alla musica barocca ma non solo.
il Korzo
La via Pavlinska è la via principale di Varazdin, ne attraversa tutto il centro, ed è contornata da bei palazzetti barocchi di stile mitteleuropeo, tipici delle città che sono appartenute all’impero austroungarico. Sono principalmente in colori pastello posti a contrasto l’uno con l’altro, e presentano molti stucchi che ne decorano le gacciate. I locali chiamonola via Pavlinska il Korzo, la via del passegio per eccellenza.
Uno dei palazzetti più belli è l’edificio rococò detto Palazzo Patacic, con un bel portale in pietra.
Vi consiglio di affacciarvi nei portoni dei palazzi e cusiosare, i cortili di Varazdin spesso sono molto eleganti e romantici.
Per un’iniziativa comunale, su tutti i balconi dei più importanti palazzi di barazzin erano presenti musicisti di vari generi che facevano dei piccoli concerti gratuiti per i passanti, veramente un bel modo per rendere festosa l’atmosfera.
Trg Kralja Tomislava, la piazza del Municipio
Sulla via Pavlinska si apre la Trg Kralja Tomislava, la piazza dedicata al primo re croato, Tomislav. l’edificio principale è il municipio, il Gradska vijecnica. Il palazzo comunale è del XV secolo ma il suo aspetto attuale romanico-gotico risale al 1792, quando gli fu aggiunta la torre dell’orologio che lo rende un punto di riferimento inconfondibile.
Una cosa che mi ha colpita è il ritratto dell’imperatore Francesco Giuseppe d’Austria posto accanto al bel portale scolpito del municipio. Il legame di questa città con l’impero austroungarico è tuttora molto tangibile, quasi forgiante della peculiare identità di Varazdin.
Del XVIII secolo sono anche altri edifici che contornano la piazza tra cui il Palaca Draškovic, che ospità il parlamento croato (Sabor) e fu la sede del Bano. Nella piazza per tutta l’estate si svolgono concerti e manifestazioni varie, per cui non è raro trovare palchi e infrastrutture montati, e comunque anche quando non vi sono eventi ufficiali, c’è sempre qualche artista che si esibisce, ed è un luogo di ritrovo molto vitale.
Il museo degli insetti
Il palazzo Herzer ospita il curioso Museo degli Insetti. E’ uno dei èpiù completi musei di entomologia in Europa, e comprende 4500 esemplari di farfalle ed insetti, diorami sugli habitat, nidi e spiegazioni sulla vista segreta degli insetti. Ottimo per gli appassionati del genere e per i bambini, che possono contare anche su alcune riproduzioni a grandezza naturale di mammuth e sullo scheletro del rinoceronte lanoso, estinto 20.000 anni fa, ritrovato vicino a Varazdin.
La statua di Grgur Ninski e la chiesa di san Giovanni Battista
In una piazza nelle vicinanze si trova la statua di Grgur Ninski, il vescovo che introdusse la lingua croata nelle funzioni religiose già nel X secolo, rafforzando molto l’identità nazionale. la statua ha altre due giemelle in altre città croate ed è stata realizzata dal famoso scultore Meštrović. L’ alluce di Grugr Ninski è tutto lucido perchè è usanza strofinarlo esprimendo un desiderio.
Sulla piazza si affaccia l’interessante chiesa francescana di san Giovanni Battista, in stile barocco, col campanile più alto della città, con annesso convento e anche un’antica farmacia settecentesca con i soffitti affrescatia.
Il posto dove domono gli angeli
La cosa più curiosa passerebbe però inosservata se la mappa turistica non le dedicasse un numeretto da attenzionare. seguendo il fianco di san Giovanni Battista, tra dove finisce la chiesa e dove inizia il palazzo successivo sulla strada c’è uno spazio di circa un metro. Che cosa farne per non farlo diventare una discarica di rifiuto come succederebbe da noi? Che poi anche questa è un’affermazione ingiusta perchè a Varazdin come in tutta la Croazia la civiltà è di tipo austroungrico e di rifiuti in giro non se ne vedono affatto.
Comunque hanno pensato di mettere a questo luogo buio e streteto un cancelletto e di sospendere a diversa altezza decine e decine di statue di piccoli angeli bianchi che giocano e suonanosvolazzando in diverse posizioni con giochi di luci cangianti che li illuminano di azzurro o rosa o verde: è l’Anje Lindak, “il posto dove dormono lgi angeli”, ed è davvero delizioso.
Del resto a Varazdin si trova anche un singolare Museo degli Angeli.
I lucchetti sulla Krinolina Ljubavi
Un luogo cult per i giovani innamorati di Varazdin è un monumento di ferro in via Strahimir Kranjcevic che riproduce l’impalcatura di una veste di dama, la “Krinolina Ljubavi”, la crinolina dell’amore. Il monumento si ispira ad un famoso e triste racconto di amore eterno, ambientato sulle rive del fiume Drava, intitolato “L’amore del tenente Milić”, di Ksaver Šandor Gjalski.
Gli innamorati chiudono i loro lucchetti intorno alle vesti di ferro e contribuiscono a dare forma alla scultura definitiva, quindi si recano al castello e gettano la chiave del lucchetto nel pozzo, così che il loro amore non possa mai essere sciolto.
La Chiesa di San Nicola e la Chiesa delle Orsoline
A Varazdin ci sono 11 chiese monumnetali, tra di esse vi consiglio di visitare oltre alla Cattedrale e a San Giovanni Battista, la Chiesa delle Osoline e la Chiesa di San Nicola.
La chiesa di San Nicola Nicola Vescovo, circondata dal verde e con il campanile medievaleche funge anche da torre dell’orologio, è stata per secoli la chiesa parrocchiale più importante della città.
La Chiesa delle Orsoline dedicata alla nascita di Cristo è una chiesetta barocca settecentesca con un alto grazioso campanile, l’interno ad una navata con soppalco sull’organo.
La Piazzetta dell’ Artigianato
Di fronte alla Chiesa delle Orsoline si apre la Piazzetta dell’Artigianato, dove ci sono permanentemente degli stand di legno che ospitano degli artigiani che lavorano diversi materiali per realizzare oggetti tipici dell’artigianato di Varazdin. Si va dal fabbro che battendo il ferro sull’incudine realizza medaglie souvenir, alle donne che lavorano il pizzo al tombolo, agli artigiani che vendono cappelli di paglia o lavori di ceramica.
La piazzetta è uno dei luoghi più fotografati di Varazdin perchè è molto ben tenuta, con oggetti come la bicicletta azzurra decorata di fiori che la rendono gradevole luogo di sosta obbligata.
Nei dintorni della piazzetta dell’artigianato sono alcune vie acciototlate molto caratteristiche, graziosissime da percorrere. In una di queste un artigiano del ferro ha creato una curiosa serie di sedie artistiche e delle decorazioni murali realizzate con vecchi strumenti di lavoro.
Nelle vie di questa parte della città si trovano i più interessanti ristoranti di cucina locale, che è soprattutto a base di gustosi e generosi piatti di carne, con prezzi decisamente molto convenienti.
Piazza Miljenka Stančića
Arriviamo così in Piazza Miljenka Stančića, tutta piena dei tavolini all’aperto di bar e localetti, che la rendono animatissima tutto il giorno ma specialmente la sera, quando la musica discreta di un dj riscalda l’atmosfera.
Lasciate perdere i pessimi cocktail alcolici, e prendete piuttosto una delle ottime birre locali o ceche che si servono, ed una fetta della tradizionale torta alla crema ricoperta di cioccolato su cui è colata altro cioccolato fuso; oppure si pul provare la Torta Varaždin, a base di farina di castagne, con sopra cioccolato e castagne, o ancora gli Zlevanka, pasticceria da forno con ripieno di ricotta acida, ciliegie e noci; qui la pasticceria è di stampo viennese e quindi non è da sottovalutare.
Seduti ai tavolini si gode di un bel panorama sulla torre di guardia e oltre sul castello di Varazdin. Sulla piazza c’è una grande antica fontanella a pompa, dei giardini, interessanti palazzi tutto intorno.
La piazza è dominata dal Palazzo Sermage, un edificio rococò settecentesco con una facciata con medaglioni arancioni che si fa notare, e che ospita la Galleria dei Maestri antichi e contemporanei. Non è un grande museo, ma vi sono raccolti principalmente dipinti di paesaggisti locali, italiani e fiamminghi.
La Torre di Guardia
Incamminiamoci attraverso il ponte su un piccolo fossato secco che porta alla Torre di Guardia, la struttura nello stesso stile del castello a cui fa da avamposto. La torre di guardia ospita un piccolo museo ed esposizioni temporanee.
Dall’alto della torre di guardia si può godere di un bel panorama della Piazza Miljenka Stančića.
Il Castello di Stari Grad
Ed eccoci così arrivati al Castello di Stari Grad, cuore e simbolo di Varazdin. La sua sagoma biamca con i tetti rossi domina la città e ha un carattere quasi fiabesco, così circondata da un curato parco verde e fiorito.
Si può anche salire sul terrapieno alberato che circonda il castello e percorrerne dall’alto il perimetro, con un bel panorama a tutto tondo sulla città e sul castello stesso. Qui ho visto numerosi gruppi di ragazzi croati fermarsi per un picnic immersi nel verde, ma raccogliere tutti i rifiuti fino all’ultima carta.
La fortezza medievale un tempo racchiudeva tra le sue mura un piccolo abitato, tanto che il suo stesso nome sighifica Città Vecchia.
Bisogna ricordare che un tempo Varazdin nonera la tranquilla cittadina che oggi vediamo, era un luogo di frontiera impegnato nello scontro con i Turchi a difesa di tutta la Croazia settentrionale.
La fortificazione iniziale fu costruita nel XIV secolo dall’ingegnere comasco Alfonso dell’Allio, un esperto di difese contro gli attacchi turchi, che aveva già lavorato alla fortificazione di Vienna. Il castello fu poi abitato dai conti di Erdody che ne rimodularono più volte la struttura adeguandola ai gusti dei diversi secoli.
Nel 1925 stari Grad passò allo stato croato, che vi insediò il Mueseo Civico di Varazdin. Questo museo è una raccolta in 30 sale di arredi oggetti di diverse epoche, carte dele corporazioni, armature ed armi, orologi,ma non è la principale attrazione del castello che rimane la sua architettura.
Nel cortile si può visitare liberamente l’antica cappella in cui sono raccolti resti archeologici di varie epoche.
Il Cimitero Cittadino di Varazdin
Percorrendo per 10 minuti dal castello l’Hallerova Aleja si raggiunge una delle attrazioni di Varazdin, il Cimitero Cittadino, Gradsko Groblje. Il cimitero deve la sua fama all’opera dell’architetto paesaggista Herman Haller che nel 1905 ne fece un piccolo capolavoro nel suo genere, ispirato da un’idea precisa di come dovrebbe essere un cimitero, luogo di riposo e riflessione ma anche di serena fruizione per i cittadini, che non crei distacco tra morti e vivi e che non faccia distinzioni tra ricchi e poveri ma solo realizi una perfetta armonia.
Aiuole fiorite, viali di migliaia di alberi tra cui splendidi cedri e tigli, ma anche faggi rossi, cipressi, aceri, altissime siepi di bosso, dove si passeggia tra memoriali disposti in lotti geometrici, con alcune sculture anche d’effetto, come quella dell’ Angelo della morte di Robert Frangeš Mihanović.
Le sponde del fiume Drava e oltre
Se vi piace passeggiare serenamente in mezzo alla natura allontanatevi di circa 15 minuti dal centro storico fino a raggiungere le sponde del fiume Drava, rilassante luogo con diversi sentieri e caffè all’aperto dove rilassarsi.
Ma se avete un po’ di tempo in più godetevi alcuni di relax nella regione di Zagorje e nell’area di splendida natura che circonda il castello di Trakoscan, tra boschi di quercia e molti km di setieri intorno al lago che fronteggia il castello più famoso della Croazia.
Dopo aver visitato Varazdin, antica capitale della Croazia, potreste scoprire l’attuale capitale Zagabria, che anche se non è una della grandi capitali europee ha tantissimo da offrire!