Da sfegatata cultrice dei libri di Tolkien, pensavo di essere l’unica ad affrontare un viaggio fino agli antipodi per visitare Hobbiton, per poi scoprire invece che questo luogo, nascosto in un affascinante paesaggio bucolico abitato da innumerevoli pecore, che non è nemmeno un villaggio in senso stretto, è diventato famosissimo in tutto il mondo ed è una delle principali attrazioni della Nuova Zelanda del nord: migliaia e migliaia di turisti ogni anno atterrano a Auckland per visitare la Contea del Signore degli Anelli.

La fantasia divenuta realtà
In effetti se c’è un luogo che trasforma un viaggio in Nuova Zelanda in una vera fiaba, quello è Hobbiton. Situato tra colline verde smeraldo nei pressi di Matamata, a sud di Auckland, questo villaggio è il cuore della Terra di Mezzo portata sul grande schermo da Peter Jackson nelle trilogie de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit.
Visitare Hobbiton non significa solo passeggiare in un set cinematografico, ma vivere l’illusione perfetta di un mondo parallelo, dove ogni dettaglio è stato creato per sembrare vero. E del resto, le grandi opere della creatività umana sono forse meno vere se immaginano saghe che evocano i più eterni e profondi sentimenti e miti? La nuova Odissea necessitava una nuova Troia per far sognare.

La nascita di Hobbiton: un set che sembra reale
La storia di Hobbiton inizia nel 1998, quando Peter Jackson cercava la location ideale per ricreare la Contea degli hobbit. Dopo giorni di sorvoli in elicottero, scoprì la fattoria Alexander: un paesaggio senza strade visibili, senza linee elettriche, con dolci colline verdi e un laghetto incantevole. Era perfetto, un luogo sospeso nel tempo.
Il regista decise che quella sarebbe stata la Contea. Vennero costruite 44 casette hobbit, ognuna diversa dalle altre, con dettagli minuziosi: orti coltivati, cassette delle lettere personalizzate, stoviglie sulle tavole e bucato steso al vento. Anche gli interni, pur non abitabili, vennero arredati per dare l’impressione di essere abitati.
Una curiosità: alcune case sono state costruite in scala ridotta per far sembrare Gandalf più alto, altre invece in scala maggiore per adattarsi alle diverse scene.

Curiosità cinematografiche da non perdere
Visitando Hobbiton ho scoperto alcune cose curiosissime, che rivelano la cura e anche la grandiosità di mezzi con cui è stato realizzato il film.
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L’albero sopra la casa di Bilbo a Colle Hobbit è finto: l’albero originario trapiantato qui morì subito, e Jackson fece realizzare un tronco artificiale e 200.000 foglie di plastica, tutte dipinte a mano, per ottenere il colore perfetto. E se la guida non lo raccontasse nessuno si accorgerebbe della finzione, e infatti ho notato che ci hanno nidificato anche gli uccelli!
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Per dare un’aria vissuta al villaggio, la produzione fece piantare giardini e orti veri mesi prima delle riprese, curati da giardinieri travestiti da hobbit.

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La Green Dragon Inn venne ricostruita in modo permanente per la trilogia de Lo Hobbit: oggi è un pub vero, dove i visitatori possono gustare bevande prodotte esclusivamente per Hobbiton.
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Dopo le riprese de Il Signore degli Anelli, il set fu smantellato; ma l’enorme successo spinse a ricostruirlo in maniera definitiva per Lo Hobbit. Da allora Hobbiton per fortuna è rimasto vivo e accessibile al pubblico.

L’esperienza della visita a Hobbiton
Hobbiton non si può visitare autonomamente, occorre unirsi ad un gruppo delle visite guidate ufficiali, che sono a numero chiuso e ad orari prestabiliti. Mentre si attende si può visitare lo shop un po’ deludente, che vende pochi e cari gadget a tema (inutile cercare l’anello!).
La visita guidata di Hobbiton dura circa due ore e mezza e inizia con un bus panoramico che porta dal centro visitatori direttamente nella Contea. Devo dire che senza Hobbiton questa campagna sarebbe comunque meritevole di attenzione, richiamando molto il miglior paesaggio irlandese.

A Hobbiton i gruppi guidati sono costituiti da numeri ridotti e sono molto cosmopoliti, vi potrebbe capitare, come a me, di trovare le più improbabili e diverse tipologie umane, compresi appassionati di cosplay che si dedicano alla visita vestiti da personaggi dei libri tolkeniani. Anche questa è stata un’esperienza.
Del resto nel negozietto ufficiale vendono delle orecchie da elfo assolutamente perfette! Invitati dalla guida a riprodurre alcune memorabili scene de Lo Hobbit, abbiamo visto questi improbabili visitatori trasformarsi in straordinari attori che conoscevano a memoria ogni singola battuta del romanzo.

Perchè in Nuova Zelanda
Non è un caso che per girare tutte le variegate scene del Signore degli Anelli e de Lo Hobbit sia stata scelta la Nuova Zelanda, con i suoi paesaggi così diversi tra loro ed incontaminati, dalle dolci colline ondulate di Hobbiton, luogo ideale per la Contea, alle maestose montagne del sud utilizzate per Mordor e le montagne di Mordor, alle zone intorno al Mount Victoria, vicino a Wellington, dove furono girate le scene delle foreste e della prima apparizione dei Nazgul.
Le case Hobbit
Il percorso a piedi si snoda lungo sentieri fioriti e colline ondulate: si cammina tra porte rotonde colorate, mulini ad acqua, giardini fioriti e piccoli ponti di legno. Ogni casetta ha un carattere unico: quella del panettiere con la farina esposta, quella dell’artigiano con i suoi strumenti, quella del contadino con le zucche fuori dalla porta.

Il momento più emozionante è arrivare davanti alla porta verde di Bilbo Baggins, con la scritta “Nessuna Adunata Oggi” e la vista sul paesaggio circostante: uno degli scorci più iconici della saga. La casa di Bilbo però non si visita, le scene del film realizzate in casa Baggins sono state effettutate in uno studio cinematografico a Wellington.

Tane confortevoli
Non tutte le case Hobbit sono vere, molte sono solo porte senza interni, ma ve ne sono alcune visitabili e arredate con straordinaria cura di dettagli, tane confortevoli in cui a chiunque piacerebbe vivere. Peccato non ci sia acqua e riscaldamento, perchè sarebbero degli straordinari alberghi di charme. Se vi piace il genere, comunque, in Nuova Zelanda e in vari posti del mondo hanno fiutato l’affare d hanno costruito degli hotel fatti come case hobbit.

Non manca proprio nulla, dalla camera da letto, allo studio, alla cucina, al bagno, alla sala banchetti, alla dispensa. Le case hobbit emanano allegria, calore, l’idea di rifugio accogliente da cui staccarsi solo per un’avventura straordinaria come quella di Bilbo, e a cui tornare pieni di ricordi.
“In un buco nella terra viveva uno hobbit.
Non era un buco brutto, sudicio e umido, pieno di vermi e intriso di puzza, e nemmeno un buco spoglio, arido e secco, senza niente su cui sedersi né da mangiare: era un buco-hobbit, vale a dire comodo.
Aveva una porta perfettamente rotonda come un oblò, dipinta di verde, con un lucido pomello d’ottone proprio nel mezzo. La porta si apriva su un ingresso a forma di tubo, come un tunnel: un tunnel molto confortevole, senza fumo, con pareti foderate di legno e pavimento di piastrelle ricoperto di tappeti, fornito di sedie lucidate, e di un gran numero di attaccapanni per cappelli e cappotti: lo hobbit amava molto ricevere visite. Il tunnel si snodava, inoltrandosi profondamente anche se non in linea retta nel fianco della collina (o meglio la Collina, come era chiamata da tutta la gente per molte miglia all’intorno) e molte porticine rotonde si aprivano su di esso, prima da una parte e poi dall’altra.”

Il banchetto hobbit alla Green Dragon Inn
Il tour culmina alla Green Dragon Inn, la locanda degli hobbit. Qui i visitatori possono gustare una birra artigianale esclusiva, una sidro dolce o una limonata alla zenzero, servite nei boccali di terracotta.
Ma per chi vuole vivere l’esperienza completa c’è di più: è possibile partecipare al banchetto hobbit serale, un evento che riproduce le grandi feste della Contea.

La cena si svolge nella Green Dragon, illuminata da candele e lanterne, con tavoli lunghi in legno imbanditi come nelle scene del film. Vengono serviti piatti abbondanti ispirati alla cucina rurale: zuppe calde, pane appena sfornato, carni arrosto, verdure di stagione, dolci ricchi e fragranti. Tutto in stile hobbit: quantità generose e atmosfera conviviale, con boccali Green Dragon regalati per ricordo.
Dopo la cena, la magia continua con una passeggiata notturna tra le casette hobbit illuminate da lanterne, sotto un cielo stellato limpido e silenzioso. È l’unico modo per vivere Hobbiton di sera, un’esperienza rara e indimenticabile.

Consigli pratici per visitare Hobbiton
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Come arrivare: Hobbiton si trova a Matamata, a circa 2 ore da Auckland e 1 ora da Rotorua. Tour organizzati partono regolarmente da entrambe le città. Il consiglio però è di prendere un’automobile a noleggio da Auckland (sono piuttostro economiche, ma ricordate di fare la patente internazionale) e di muovervi in libertà, dedicando un intero giorno a Hobbiton per spostarvi poi su Rotorua, perchè le gite organizzate rientrano in serata e non permettono di partecipare al banchetto.
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Prenotazione: obbligatoria sul sito ufficiale di Hobbiton, soprattutto per il banchetto serale, che ha posti limitati.
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Durata: il tour standard dura circa 2h30, il banchetto hobbit può estendersi a 4-5 ore. In Nuova Zelanda si cena ad orari improponibili per l’Italia, considerate un banchetto in orario a metà tra il pranzo e la cena.
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Abbigliamento: scarpe comode per i sentieri, cappello e crema solare in estate, maglioncino nelle stagioni più fresche (il loro inverno è la nostra estate).
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Miglior momento per visitare: la mattina presto e il tardo pomeriggio offrono la luce migliore per fotografie incantevoli.
Conclusione
Hobbiton non è solo un set cinematografico: è un luogo che regala emozioni, dove la fantasia di Tolkien prende vita e diventa reale. Ogni porta rotonda, ogni giardino fiorito e ogni dettaglio raccontano una storia, immergendo il visitatore in un mondo che sembra vivo e abitato.

Che si tratti di un tour tra le casette o del suggestivo banchetto serale alla Green Dragon Inn, Hobbiton è una delle esperienze più magiche che si possano vivere in Nuova Zelanda.
Per gli appassionati del fantasy, del cinema o semplicemente dei viaggi che lasciano ricordi indelebili, Hobbiton è una tappa imperdibile: un viaggio dentro la Terra di Mezzo che continua a incantare milioni di viaggiatori.

Dove andare da Hobbiton? Forse può interessarvi la prosecuzione dell’itinerario a Rotorua, tra geyser, kiwi, cultura maori e relax termale, oppure a vivere una vera avventura degna di Bilbo facendo rafting nel fiume sotterraneo delle Waitomo Caves tra le pareti illuminate dai glowworms
