Sunshine blogger award 2019 – a volte ritornano (con grande mia gioia)

Il Sunshine Blogger Award è un premio morale, un riconoscimento di stima ed amicizia da blogger a blogger, che è anche un’occasione per raccontarci un po’, rispondendo ad alcune domande sul nostro modo di viaggiare poste da chi ci ha nominato, e soprattutto per far conoscere ai nostri lettori nuove proposte di blog.

LA NOMINATION DA PARTE DI “PASTA PIZZA SCONES”

Come quei giochi in cui tiri la palla in mezzo a un cerchio di persone che se la rilanciano ma prima o poi torna a te, ecco che il Sunshine Blogger Award  che avevo ricevuto e rilanciato nella precedente edizione è tornato da me.

Di questo sono davvero grata per la nomination a Paola, blogger di “Pasta Pizza Scones” e fondatrice del gruppo di blogger al femminile di cui mi onoro di far parte, “Travel Blogger Italiane“.  Paola è grintosissima, ha vissuto in Inghilterra ma anche in altri Paesi, ora vive a Torino con il suo bambino italo-inglese e scappa dal suo compagno inglese quando può,Il suo blog, che parla di viaggi e blogging, bellezze italiane e straniere,  muoversi con i bimbi e vivere british, mi piace molto soprattutto per l’originalità della sua esperienza di viaggiatrice che media tra due lingue e culture diverse apprezzando il meglio di ciascuna.

Paola, se il tuo intento con la tua nomination era guadagnare punti karma, hai colto nel segno!

L’INTERVISTA DI PAOLA

Dunque il Sunshine Blogger Award, per chi non lo sapesse ancora, ha alcune regole: i blogger nominati devono menzionare il blogger nominante,rispondere alla sua intervista di 10 domande, nominare altri blogger per proseguire questa catena tra blog, e proporre loro altre domande.

Eccomi qui allora a rispondere alle domandone di Paola, con grande gioia.

Qual è stato il cibo migliore che hai mangiato in viaggio e dove ti trovavi? Il cibo è una parte importante della cultura dei posti che si visitano, e può essere lo specchio di una società sofisticata, o invece molto legata alla semplicità della natura, di un modo di vivere veloce o lento, di cultura della bellezza o di ansia di consumo, e così via. A volte il cibo mi è sembrato speciale non perchè in sè così delizioso ma perchè legato ad un momento di felicità o ad un’atmosfera indimenticabile. Se dovessi giudicare dove si mangia meglio al mondo, è facile giocare in casa: l’Italia ha la maggiore varietà di prodotti e la migliore cultura del cibo nel mondo; puntando ancora più la lente d’ingrandimento, scelgo il Piemonte, regione che amo particolarmente per tanti motivi ma che trovo sia anche la capitale del gusto. All’estero in Europa ho adorato lo spizzicare le tapas dell’Andalusia al morire di un lungo giorno di sole , le ostriche mangiate in Irlanda a Galway in una sera piovosa dopo aver passato la giornata al vento delle scogliere di Moher; per l’atmosfera invece voto la cena privata a lume di candela sulla ruota del Prater a Vienna. In Asia il dolce ricordo va a cose semplici: in Vietnam il pesce del Mekong, cotto al vapore tra le foglie e servito  con il riso bianco con gran cura da una vecchia contadina con un grande sorriso dolce, e un kebab accompagnato dal fumo del narghilè in una notte stellata siriana in luoghi che forse la guerra ha ormai sfigurato. In America del sud ricordo i frullati incredibili di frutta fresca a Manaus, prima di partire sul Rio delle Amazzoni per il trekking nella foresta amazzonica e la granseola imperiale gustata alla fin del mundo, in Argentina a Ushuaia, con i soldi vinti al casinò dove per scherzo io e la mia amica eravamo entrate al solo scopo di rimediare il costo della cena. In Africa sono stati memorabili i falò notturni dei barbecue dei campi nella savana in Botswana, un tavolo apparecchiato alla perfezione al tramonto nel letto del fiume Okawango, dove ci siamo seduti con i piedi a mollo a cenare tra stormi di uccelli, elefanti e gazzelle, e il buffet delle torte alla cerimonia del the nello splendido hotel coloniale sulle cascate Victoria in Zambia.

Qual è stato invece il cibo peggiore mai mangiato in viaggio e dove ti trovavi? Non ho cibi memorabilmente orribili da ricordare. Amo assaggiare di tutto, dalle cavallette fritte in Messico ai grassi vermi del cocco in Brasile, ma a dispetto di quanto si possa immaginare erano assolutamente buoni.  In Laos, dove il cibo era normalmente buono, guardavo tutto con un po’ di diffidenza dopo aver visto al mercato pubblico vendere topi morti a mazzetti ed altre amenità che non vi racconto. Il cibo più onestamente cattivo che abbia mangiato è stato in Messico, a Puebla, dove ho ordinato un piatto cucinato con una specialità locale molto rinomata, il “Mole Poblano”, una salsa a base di cioccolato che si mette sulla carne o sul pesce: la combinazione di merluzzo e cioccolato era veramente rivoltante.

Qual è stato il mezzo di trasporto più strano sul quale sei salita? Esistono mezzi di trasporto strani? Forse siamo noi che magari consideriamo normali i più moderni ed innaturali mezzi di trasporto e strani dei mezzi di trasporto che sono stati usati per millenni nelle culture tradizionali, come elefanti, cammelli, dromedari, su cui è stato molto divertente viaggiare. Ad ogni modo io adoro volare, su tutti i tipi di oggetti che si sollevano da terra, e il mio viaggio più bello è stato in Africa con un piccolo Cessna che poteva atterrare ovunque ci fosse un po’ di piano sterrato non occupato da elefanti, ma ho anche un bel ricordo della mongolfiera che si alzava sui templi di Angkor in Cambogia. La varietà dei mezzi di trasporto d’acqua poi è vastissima, forse i più suggestivi sono stati gli stretti mokoro africani, canoe dal fondo piatto dove si pagaia in piedi per non perdere il fragile equilibrio,  Uno degli ultimi indigeni delle isole vicino a Capo Horn mi ha regalato un modellino di una canoa scavata nel legno e legata con il resistente baffo di balena, che conservo come un tesoro, ma non ho avuto modo di viaggiare su una vera, che ormai si ammira solo al museo.

Preferisci campeggio, ostello, B&B, hotel o altre strutture quando viaggi? Non mi formalizzo ma preferisco il meglio che si può trovare senza rinunciare ad un’esperienza autentica. Sarò banale ma amo gli hotel di lusso non delle grandi catene, ma possibilmente resort di charme, integrati con l’ambiente e con la tradizione locale. Ma ho dormito magnificamente anche su un’amaca piantata tra due alberi nel cuore della jungla. Ho invece sviluppato un certo odio per il campeggio da quando ho vissuto l’esperienza traumatica di campeggiare mentre ero incinta, mi faceva male la schiena sul materassino, mi scappava la pipì ogni mezz’ora e il bagno era dall’altra parte del campeggio con un grosso cane che abbaiava ogni volta che gli passavo davanti, e io ho il terrore dei cani.

Preferisci weekend brevi fuori porta o viaggi lunghi di due o più settimane? Io vivrei viaggiando sempre! meglio viaggi in posti dove posso scoprire la diversità, e normalmente sono posti lontani, e quindi serve tanto tempo per arrivarci ed esplorarli come si deve. Purtroppo ilo tempo invece è sempre poco, e così ben vengano anche i viaggi “fuori porta” che ricreano dallo stress quotidiano e fanno scoprire bellezze che neanche si sapeva di avere così vicino.

 

Qual è stato il museo più interessante che hai visitato e dove? Vivo a Roma e respiro da sempre la cultura dell’antichità. Adoro passare tanto tempo nei musei e nelle gallerie d’arte e ne ho girati tanti in tutto il mondo. I più impressionanti sono per la verità i grandi siti archeologici a cielo aperto, primo tra tutti   quello in Iran dell’antica Persepolis, e in Cina gli scavi dell’ Esercito di Terracotta a Xi’an. Poi naturalmente è persino scontato parlare dei grandi musei come il Louvre di Parigi o il British Museum di Londra, dove però quasi ci si perde per la gran quantità di opere d’arte da ammirare; in questo senso mi piace la scelta di Berlino di aver creato una città dei musei in cui ciascuno non è eccessivamente grande e ci si può concentrare meglio sui vari temi, fra cui trovo bellissimo il Pergamonmuseum, che contiene l’altare di Pergamo completamente smontato e rimontato nella sua maestà e una ricostruzione delle spettacolari  mura di terracotta dipinta dell’antica Babilonia. Il museo più strano e divertente? Quello dei carillon e degli automi da musica a Utrecht.

Con quale compagnia preferisci viaggiare? Da sola, con figli, compagno/a, animale domestico, amici, ecc.? Nei vari periodi della mia vita ho viaggiato in differente assetto, appena maggiorenne da sola con il sacco a pelo e un biglietto da inter-rail in giro per l’Europa,  con qualche amica per alcuni viaggi on the road in america latina, con il mio gatto e un gruppo di amici “gattari” girando per mostre feline e scoprendo  incantevoli piccole cittadine in Europa, poi viaggi romantici o avventurosi con quello che è diventato mio marito e ora adoro viaggiare in famiglia, e vedere lo stupore negli occhi della mia Giulia di 5 anni alla scoperta dei 5 continenti.

Come scegli le destinazioni dei tuoi viaggi? bella domanda. Non so in realtà con quale criterio scelgo i miei viaggi, sono loro a scegliere me, ad attrarmi con la suggestione di un libro, di un ricordo storico, di un mito lontano. E’ sempre il gusto della scoperta della diversità ad attrarmi. E poi c’è un gioco di collezionismo: mi piacerebbe mettere la bandierina su ogni Paese del mondo, ma ho provato ad iniziare in ordine alfabetico e subito mi sono fermata: il primo è l’Afghanistan. Allora ho provato in ordine inverso: Zimbawe, fatto! Scherzo, naturalmente, la scelta è sempre molto pensata e desiderata, e il viaggio cullato nella mia mente per tanto tempo, così che anche la preparazione  ha lo stesso gusto del viaggio.

Perché hai deciso di aprire un blog? Perchè l’altra mia grande passione oltre ai viaggi è la scrittura, e la voglia di condividere pensieri, emozioni, di far conoscere la bellezza del nostro piccolo pianeta e la ricchezza della diversità e varietà delle culture.

 Qual è il tuo social network preferito e perché?  Utilizzo regolarmente instagram, twitter e facebook, ognuno ha i suoi pregi e i suoi difetti e sono in qualche modo complementari. Instagram è il paradiso delle immagini, mi piace sfogliarlo per avere il colpo d’occhio di nuove foto che mi attirano e mi spingono ad approfondire visitando i relativi articoli nei blog. Uso facebook più che altro per fare network con gli altri blogger e per avere uno scambio con i miei amici della vita reale, anche quelli che non posso vedere spesso perchè sparsi per l’italia e per il mondo.Il mio social preferito come blogger è twitter, perchè ha un’interazione molto intensa ed essenziale e con rapidi scambi di battute, mentre il retweet aiuta a diffondere in modo naturale i messaggi più interessanti.

ED ORA LE MIE NOMINATION !

E’ arrivato il momento di rilanciare la palla al centro e di invitarvi a scoprire e leggere i blog che sto nominando. Ho volutamente scelto dei blog molto diversi dal taglio di wonderfulpaths, che dividerei in due gruppi. i primi tre blog nominati  promuovono soprattutto il territorio italiano o incoraggiano turismo di nicchia e meritano di essere conosciuti di più; me vale la pena, li nomino perchè freschi, molto vari. Il  secondo gruppo è costituito da due blog che adoro, perchè sono intelligenti e parlano di viaggi e luoghi con un accento filosofico che dà anche il senso del grande viaggio che è la vita. Sono già stati strainsigniti del sunshine blogger award ma se ne faranno una ragione!

Wine and food tour” viaggi e cibo: in Italia questo è l’abbinamento perfetto. Lo sa bene Silvia che nel suo blog coniuga promozione del territorio, cultura e tradizione, miti e legende, vino e cibi tipici con tanto di ricette. Direi un blog da gustare.

I love visit Italy” anche Tiffany si rivolge ad un pubblico che vuole fare in Italia turismo esperenziale, e comprendere la microcultura che fa la grande cultura di un Paese, dal cibo al lifestyle,aggiungendo anche pillole di vlog che rendono più vivi gli articoli.

Travelling Monkey” è nato da poco, fresco fresco come il bimbo di Marianna, ma promette di essere non il solito mummyblog, perchè lei è un’educatrice nido e non solo aspira ad aiutare le persone con bimbi piccoli nell’organizzare viaggi e vacanze,ma fornisce spunti pedagogici e spaccati di vita quotidiana molto interessanti.

Lucy the wombat”  Lucy, il wombat immaginario veglia sulla sua blogger, che, dopo un trauma da attentato terroristico al Bataclan di Parigi e con una nuova vita in Australia “racconta di cose belle e disagio, strani posti e creature con tanta meraviglia e un po’ di assurdo”.  Ironica e spietata indagatrice quanto serve, la leggo sempre con avidità.

Emotions recollected in tranquillity” mi piace perchè Giovy – esperta di SEO e  blogging – non è mai banale nella forma e nei contenuti, parla di viaggi da un’angolatura dalla quale non te lo aspetti, mixa musica, letteratura, interviste, riflessioni sui sentimenti, idee varie come è varia la vita.

ED ORA LE MIE DOMANDINE AI NOMINATI

  1. Che cosa significa per te “viaggio” e cosa significa “casa”?
  2. Quale è l’incontro più emozionante che ti sia capitato in viaggio?
  3. C’è un viaggio che ti ha cambiato un po’ la vita, o il modo di vedere la vita?
  4. La cosa più buffa che ti sia mai successa in viaggio?
  5. I souvenir più particolari che hai mai riportato da un viaggio?
  6. Viaggi e natura: se esiste il paradiso si trova a…
  7. Una meta poco conosciuta che vorresti far scoprire a tutti?
  8. Vinci 20mila euro da spendere come vuoi in un solo viaggio ma devi partire domani. Cosa fai?
  9.  Quale è il viaggio dei viaggi in cima alla tua wish list e dove invece non andresti mai, e perchè?
  10. In che modo il lavoro di blogger può aiutare a lanciare dei messaggi etici?

Non vedo l’ora di leggere le vostre risposte e resto in attesa del prossimo giro!

15 thoughts on “Sunshine blogger award 2019 – a volte ritornano (con grande mia gioia)

  1. Bellissima intervista! Mi è piaciuto molto conoscerti meglio e conoscere le tue esperienze in giro per il mondo.
    Per quanto riguarda la prima domande e il cibo ti posso confermare che anch’io rimpiango sempre quel pesce mangiato durante l’escursione nel Mekong. Un piatto cucinato dai locali.. unico. Se ho ben capito, hai fatto un giro in mongolfiera in Cambogia sopra i templi di Angkor… sembra molto bello! Costa tanto? ne vale la pena? Ci andrò tra un po’ di mesi e vorrei provare quest’esperienza!

  2. Paola è sempre stata la mia luce guida, e credo lo stimolo ad aprire il mio blog. Inoltre è stata la prima persona a cui ho chiesto consiglio a riguardo, ed è stata deliziosa. Bella intervista. Carina questa cosa delle nomination!

  3. Anche io sono stata nominata da Paola appena ho un po’ di tempo risponderò anche io! Molto carina la tua intervista e soprattutto tanta stima per aver assaggiato i vermi del cocco in Brasile!!

  4. Oh ma che bella intervista! Su alcune cose abbiamo gusti simili 😉 Mi ha fatto piacere leggere di più su di te e conoscerti meglio 😉

  5. Bello quando dei colleghi riconoscono il tuo lavoro! E questa nomina è uno di quei casi 🙂 Conplimenti!

  6. Che bella questa intervista, ho conosciuto un po’ di più di te. Anche io sono stata nominata, è una bella iniziativa per parlare in modo diverso di noi

  7. Sono sempre molto interessanti queste interviste fra blogger 🙂
    Sei molto coraggiosa nello sperimentare vari tipi di cibo… fai benissimo!!! A me piacerebbe molto provare gli insetti fritti, ma poi quando ho avuto l’occasione in Thailandia mi sono tirata indietro ahahah!

  8. Mi piace un sacco come hai risposto alle varie domande. Ti sei davvero raccontata e mi è piaciuto averti conosciuta meglio! complimenti per la nomination!

  9. Mi è piaciuto molto leggere le tue risposte alle domande di Paola perché così ho avuto modo di conoscerti un po’ meglio.
    In particolare ho apprezzato molto quello che hai scritto sul cibo, e infatti mi ritrovo molto nelle tue parole. Io cerco di assaggiare sempre tutto, ma non penso di aver mai mangiato un cibo particolarmente terribile. Sicuramente ho mangiato delle cose con un sapore molto lontano da quelli ai quali siamo abituati, ma anche questo è parte del viaggio.
    La cosa dei viaggi con il gatto mi incuriosisce molto!

  10. Difficile trovare delle risposte più interessanti e coinvolgenti di queste. Sicuramente il merito è sia tuo che tra le tante avventure vissute hai saputo raccontarti al meglio ma anche di Paola e delle sue domande mirate.

  11. Mi piace sempre leggere queste interviste perché permettono di conoscere meglio chi c’è veramente dietro alla tastiera. Complimenti per i tuoi viaggi e per le esperienze che hai fatto finora in giro per il mondo. La tua bambina apprezzerà sicuramente questa mamma che la porta a scoprire mondi così lontani!

  12. Che bella intervista, trasmette tutto il tuo amore per i viaggi e la voglia di vivere esperienze straordinarie e sempre diverse!

  13. In colpevole ritardo (rispetto a quando ho letto questa bella intervista per la prima volta, qualche giorno fa, al volo), ma ti dico due cose, anzi tre: complimenti per l’award! Finalmente un’intervista ricca e sincera, avresti potuto raccontare di qualsiasi aspetto di te e sarei andata avanti a leggere; e ovviamente un grazie gigante per la citazione, è stato un onore leggere e trovarmi qui! ;*

  14. Mi piace un sacco questa iniziativa, è un modo per conoscere altri blogger. Cavallette e vermi? Ammetto che non ce la farei, anche se la curiosità è tanta.

  15. Che storia il viaggio insieme al tuo gatto! Anche io li adoro ma non avevo mai pensato a realizzare un viaggio dedicato a loro…

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